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mercoledì 4 aprile 2012

COPIANDO DINDI....

Cara Dindi, questa volta ti copio un argomento del post!!!!
I nonni materni, le zie e mia mamma, la più piccola
Parliamo dei nonni.. Tu hai parlato un poco dei tuoi, io parlerò un poco dei miei: soprattutto di una: nonna Vittoria, mamma di mia mamma,  nata, due secoli fa, (che effetto fa scriverlo!!!): nel 1891. Non perchè non voglia bene agli altri. Nel mio cuore ci sono tutti, ma non li ho conosciuti. Invece con questa nonna ci ho vissuto fino ai 17 anni. Ma andiamo per gradi:Dei nonni paterni non  ho molti ricordi , se non quelli che mi sono stati raccontati da mia mamma: il nonno, Erminio, era falegname, ha sempre fatto questa professione che ha tramandato ai figli. Morì un mese prima della mia nascita, di incidente. La nonna, Genoveffa,  invece morì che io avevo due anni.  Di lei  so che era molto bella, ma di salute molto cagionevole. Qualcuno dice che le somiglio, anche se io non vedo questa somiglianza. Anche del nonno materno, Silvio, morto quando mia madre era piccola so poco: so che voleva fare il Prete, ma che dopo aver conosciuto mia nonna ha abbandonato questa idea. E'stato maestro elementare, poi ha lavorato in ferrovia.
La nonna Vittoria e io
Della nonna Vittoria invece i ricordi sono tantissimi. Durante la guerra era diventata cieca di un occhio. Fin da piccola sono stata legata a lei e anche nella giovinezza è stata la mia confidente: lei sapeva prima di tutti le faccende importanti che mi riguardavano. Ci becchevamo  spesso, per colpa delle età diverse e soprattutto perchè a me piaceva la musica e il giradischi lo tenevo alto e a lei dava fastidio. Mi raccontava diverse storie, che avevano sempre una buona morale, magari storie inventate lì per lì: di gattini che andavano a scuola, che mangiavano composti a tavola, che facevano i loro compiti, che si lavavano bene le orecchie .. a seconda delle mie mancanze, un poco come i librini di J.Colombini e Mariapia. Mi ha insegnato, attraverso le favole,  tanti valori (che però oggi, quando li metto in pratica, agli occhi degli altri mi fanno sembrare una perfetta idiota: non che la cosa mi interessi più di tanto, io sono  quello che la mia famiglia ha seminato e sono contenta dell'educazione che ho ricevuto): l'amore per gli animali, il rispetto per le persone anziane, ma ho imparato da mia nonna e dai miei genitori  la generosità,  che credo sia la più bella dote che ho.
PS: Purtroppo dei nonni paterni non ho foto.

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