AVVISO AI NAVIGANTI...: SIAMO ALLA RICERCA DI NOTIZIE DI QUESTI ILLUSTRATORI DI LIBRI PER L'INFANZIA ANNI '50-'60 : MARIAPIA FRANZONI TOMBA; BRUNO TOMBA; ANNA FRANZONI; ITALO ORSI; ROSELLA BANZI MONTI. CHIUNQUE PUO' AIUTARCI NELLA RICERCA DI NOTIZIE(anche la più piccola) PUO' INSERIRE UN COMMENTO IN QUALSIASI POST.

venerdì 31 agosto 2012

VACANZE SILVIA

Quest'anno mia figlia le vacanze le ha fatte tra Marche-Isola d'Elba e Firenze.I luoghi che più le sono piaciuti sono quelli delle varie spiaggie dell'isola.Mi ha detto di essere stata a Porto Ferraio, Porto Azzurro, Cavoli e qualche altra. Non sapendo le foto a quale posto appartengano le includo alla rinfusa.
A me che il mare non piace sembra un posto bellissimo.




























mercoledì 29 agosto 2012

NON E' MAI TROPPO TARDI


“Non è mai troppo tardi” fu una trasmissione giornaliera, trasmessa dal programma Nazionale (RaiUno) nella fascia preserale condotta dal maestro Alberto Manzi. Lo scopo di questa trasmissione era di insegnare a leggere e scrivere alle persone che  non avevano  potuto frequentare la scuola, dando a loro la possibilità di ottenere il diploma di licenza elementare.   Il maestro  Manzi utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale scriveva, con l'ausilio di un carboncino, semplici parole o lettere, accompagnate sempre  da un disegno.  La trasmissione iniziò  il 15 novembre 1960 e venne scelta la fascia preserale anche per permettere a chi lavorava di potervi assistere.  Terminò nel 1968 dopo  484 puntate,  fino al 1968, anno in cui poté essere sospesa grazie all'aumento della frequenza alla scuola dell'obbligo.  Questa  trasmissione  fu imitata da molti paesi, diventando un successo internazionale.  Nel periodo 1990 - 1991, ci fu un remake della storica trasmissione e alla conduzione fu scelto Gianni Ippoliti. I protagonisti della trasmissione erano le persone anziane.
Alberto Manzi 
Alberto Manzi nacque a Roma il 3 novembre 1924.
Oltre ad essere il conduttore di questa trasmissione fu  un insegnante, e uno scrittore.  Fu inoltre un  educatore presso una struttura carceraria minorile romana,  prima di dedicarsi all'insegnamento come maestro elementare. Quando “Non è mai troppo tardi” ebbe termine, il maestro  Manzi tornò quasi a tempo pieno all'insegnamento scolastico, interrompendolo di tanto in tanto per campagne di alfabetizzazione degli italiani all'estero. Fece diversi viaggi in America latina per collaborare alla promozione sociale dei contadini più poveri. Da maestro tornò alla ribalta nel 1981, poiché si era rifiutato di redigere le appena introdotte "schede di valutazione", che con la riforma della scuola avevano sostituito la tradizionale pagella. La "disobbedienza" fu sanzionata con la sospensione dall'insegnamento e dalla paga.  Scrisse anche diversi libri, il più famoso dei quali è Orzowei (1955), da cui fu tratta una omonima serie televisiva per la Tv dei ragazzi, che ebbe grande successo. Ad Alberto Manzi sono intitolate diverse scuole a Roma e in altre città italiane. Dal 1995 fu sindaco di Pitigliano, dove morì il  4 dicembre 1997.

1961 - Premio Antenna d'Oro

Alberto Manzi, foto anni '90
Da Wikipedia
Immadini dal web

lunedì 27 agosto 2012

UNA BELLA DOMENICA DI DICEMBRE...

Negli anni '60, tra noi italiani, c'era una forma di razzismo tra settentrionali e meridionali o meglio, come si diceva, tra "polentoni" e "terroni". Pian piano questa cosa è finita; in minoranza il razzismo si è spostatato sugli extracomunitari. Col tempo mi auguro finisca pure questo. Per quanto mi riguarda, io giudico la persona: ci sono i buoni e cattivi dappertutto. Personalmente ho tanti amici meridionali, rumeni, albanesi ecc.. ecc.., e sto benissimo in loro compagnia. Ma non è dell'argomento razzismo che voglio parlare ma di una serie TV della Rai, trasmessa nel 1975, dal titolo "Una bella domenica di dicembre a Cavenago al Lambro". Fu interpretata da Nanni Svampa e Lino Patruno, che recitavano anche i ruoli femminili.
La storia si svolgeva in una casa di cortile:  due famiglie; la settentrionale (Svampa marito, Patruno moglie) e quella meridionale (Patruno marito, Svampa moglie) poco tolleranti uno verso l'altro si scontrano ancora di più quando i due figli si innamorano. Come sempre, questo film è stato trasmesso poco, e la giusta trama non la ricordo, ma come in un bel film che si rispetti c'era il finale felice. Ad interpretare la figlia settentrionale fu Katia Svizzero, divenuta poi la compagna di Patruno. Come al solito in Internet non si trova nulla.
Ho trovato solo queste immagini prese da un sito dedicato a Nanni Svampa (non trovo più il link)

Svampa - Patruno nei ruoli maschili
Svampa-Patruno nei ruoli femminili
 
 e un pezzetto del film da http://www.youtube.com/watch?v=Ss7KCSKnxlg

sabato 25 agosto 2012

IL GIORNALE DEI GATTI

Una bella poesia di G. Rodari.

IL GIORNALE DEI GATTI


I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull'ultima pagina
la Piccola Pubblicità.
"Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda."
 "Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria."
 "Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio."
"Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio."
 I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
 
per un' oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.
Immagini Mariapia

giovedì 23 agosto 2012

UMBERTO D.


La storia si svolge a Roma. Umberto Domenico Ferrari, dopo aver lavorato come funzionario dei Lavori Pubblici per trent’anni,  percepisce una pensione di 18.000 lire. Mangia alla mensa dei poveri e vive  in una camera d’affitto, gestita da un’altezzosa padrona di casa con il suo cane Flaik. La vita di Umberto è dura, la pensione è poca  e c’è un arretrato d’affitto da pagare. Vendendo i suoi libri e il suo orologio, recupera una parte della somma del debito che la padrona di casa rifiuta volendone l’intera somma e minacciandolo di sfratto.

Maria, la serva di casa, ha instaurato una confidenza con l’anziano signore e gli confida di essere incinta e di non sapere chi è il padre del bambino , avendo due innamorati. L’anziano Umberto, per aver tanto girato al freddo nel tentativo di racimolare i soldi per l’affitto è febbricitante. Decide allora di farsi trasportare all’ospedale e lasciare Flaik alle cure di Maria. Spera così che la settimana in ospedale venga scontata dal debito dell’affitto. Approfittando della sua assenza la padrona di casa fa ristrutturare la sua camera poiché ha deciso di sposarsi e di trasformarla in un  salotto per ricevere i suoi amici perbene ed altezzosi quanto lei. Maria incerta della sua gravidanza viene abbandonata dai suoi corteggiatori. Quando Umberto gli chiede di Flaik  viene a sapere che è fuggito. Disperato si mette alla ricerca del suo cane e lo trova in un canile appena in tempo: il destino di Flaik sarebbe stata la soppressione.
Con il suo cane prende la via verso casa incontra alcuni amici che ora sono pensionati agiati e a loro racconta i suoi problemi, ma come sempre accade tutti hanno fretta di tornare a casa o al loro lavorio con le promesse del poi. Vede un mendicante ricevere dei soldi ed anche lui tende la mano ma quando un passante gli da delle monete il suo orgoglio ha il sopravvento e rifiuta. Prova a mettere in bocca al cane il cappello e si nasconde ma quando vede un conoscente spiega che il cane ha imparato quel gioco chissà dove e lo richiama. Al rientro, nel vedere la sua stanza spaccata, e non vede per lui stesso un miglioramento prende la sua decisione. Il mattino si reca a cercare un posto dove lasciare Flaik, cerca di donarlo a dei bambini ma nessuno lo vuole. Quindi se lo prende stretto tra le braccia dirigendosi verso i binari del treno per mettere fine alla sua vita: Quando il treno fischiando si avvicina il cane spaventato fugge e Umberto lo insegue, evitando così questa triste fine.  Il cane non fidandosi del padrone non si avvicina ma quando Umberto gli tira una pigna si rimette a giocare  e si allontano in un vialetto a continuare la loro difficile vita.
Mi sarebbe piaciuto che questo film avesse avuto un lieto fine, ma purtroppo ci sono dei capolavori e questo è un esempio che iniziano in modo triste e altrettanto tristemente finiscono.
Il personaggio della padrona della camera io l’ho sempre odiato:  questa donna, altezzosa, cattiva, superba  e senza cuore non ha conosciuto per me la vita. Secondo me questo personaggio ha ottenuto quello che ha avuto nel modo più facile, più veloce e vantaggioso che esiste!!!!!
Umberto D. è un film che rappresenta uno spezzone della vita di ieri, ma può essere anche uno spezzone della vita di oggi.

Questo film meraviglioso diretto da Vittorio de Sica, ha avuto come interprete nella parte di Umberto D., Carlo Battisti. Questo fu l’unico film da lui girato. Nel 1955 diresse “Nozze fassane”.
Nacque a Trento, il 10 ottobre 1882 e morì ad Empoli il 6 marzo 1977. Nella vita reale fu un glottologo.
Libero insegnate di lingue neo latine all’Università di Vienna non entrò mai di ruoto essendo stato accusato di irredentismo.
Immagini da vari siti web.

CHIAMAMI CON UN'ALTRO NOME

Questo bellissimo romanzo di Liala fu scritto nel 1958. Due cugini Oliviero e Oddo Viningher, somiglianti nel fisico, ma dal diverso carattere, si innamorano entrambi della contessina Ermergarda Pontassieve. Ad Oliviero, maturo, malinconico e riflessivo, Ermerganda preferisce Oddo, dal carattere sempre allegro e scavezzacollo, sensibile al fascino femminili e traditore.  Oliviero cerca di coprire il cugino prendendosi le colpe e i giudizi non favorevoli della ragazza. Tra le amanti di Oddo c'è una soubrette, Nena Lilli. Quando Oliviero interviene per chiudere la storia di Oddo e Nena, questa tenta il suicidio. L'intervento di Oliviero le salva la vita e tra i due inizia un rapporto di amicizia e stima, anche se Nena col tempo si innamora di lui.
Nello stabilimento del padre di Oddo, che produce dentifrici, e dove entrambi i cugini lavorano, viene assunta una ragazza sarda di 16 anni, Lora Sau, con alle spalle una numerosa famiglia che vive grazie al suo lavoro e a quello del padre. Oddo che prossimo alle nozze con la Contessina, si innamora perdutamente di Lora,  si prodiga nell'aiutarla. Le nozze comunque si fanno, ma Oddo, sempre più innamorato di Lora, tradisce la moglie con una fanciulla assomigliante alla piccola sarda, che nonostante tutte le proposte fatte da Oddo non gli si concede. Durante una vacanza al mare Ermergarda (chiamata Lolotte dal marito) perde il bambino che attendeva. Da questo incidente da non potrà mai più avere figli.
Alla morte del padre di Lora, viste le ristrettezze economiche della famiglia ed essendo anch'essa innamorata di Oddo, inizia la relazione con lui.  Tra Oliviero e Oddo ci sono scontri dove lo scopo di ognuno è di evitare la sofferenza della donna che amano. Quando Lora Sau è in attesa di un bambino la situazione precipa. Con una scusa Oddo riesce a convincere  Lora a fuggire lontano. Ad Oliviero resta il compito di rendere nota la notizia alla famiglia. Ma prima che questo potesse essere messo in pratica, a casa di Nena Lilli, dal telegiornale giunge la notizia che l'aereo cui viaggiavano Oddo e Lora è precipitato. La disperazione di Lolotte è troppo grande e Oliviero preferisce tacere la presenza  di Lora. Si reca personalmente a recuperare le due salme che per un tratto di strada viaggiano insieme per separarsi ad un bivio, dove Lora verrà portata nella casa di sua madre, ignara di tutto il resto, ma convinta che Lora è morta per aver accettato un lavoro megliore nel bene della famiglia. Nena Lilli, nel frattempo rassegnata di non poter aver mai l'amore di Oliviero, decide di partire con una compagnia e di riprendere il suo lavoro di soubrette in uno spettacolo di un certo rilievo,  si reca dal Conte di Pontassieve e racconta tutta la verità per lasciare a Oliviero la possibilità di essere felice con Lolotte.
Ma quando questi viene chiamato dal Conte ed incitato a parlare, non accetta per paura che Lolotta non capisca il perchè del suo silenzio, e con la certezza che ella non lo perdoni. Lolotte scopre da sola tutto, e come previsto da Oliviero lo allontana. L'intervento del padre che riesce a far capire alla figlia l'amore di Oliviero nei suoi confronti la spinge a ricercarlo e a chiedergli scusa e finalmente possono iniziare la loro storia basata sull'amore e sulla sincerità.

SANDRA DEE e BOBBY DARIN


Sandra Dee e Bobby Darin furono una delle belle coppie del cinema americano.  Il 1° dicembre 1960  si sposarono , quando Sandra era appena 18enne. L’anno successivo, il 16 dicembre,  nacque il loro unico figlio Dodd Mitchell Darin, dal quale  ha avuto due nipoti, Alexa e Olivia.  Insieme girarono tre film. “Torna a settembre” (1961), “Una sposa per due” (1962) e “Questo strano sentimento” (1965). Nel 2004, la loro storia  fu rappresentata nel film “ Beyond the Sea” .  Sandra e Bobby divorziarono a marzo del 1967.

SANDRA DEE
Sandra Dee, (Alexandra Cymboliak Zuck), nacque a Bayonne, il 23 aprile 1942 –). Il ruolo che le veniva maggiormente assegnato nei film era quello della ragazza semplice ed ingenua.
Iniziò a lavorare come  modella all’età di quattro anni e nel 1957 girò il film “Quattro donne aspettano”
Nel 1958 vince un Golden Globe come "Most Promising Newcomer" (insieme con Carolyn Jones e Diane Varsi). Si succedettero film di succeso come “Lo specchio della vita”, “I cavalloni” e   “Scandalo al sole” (tutti girati nel 1959). Altri film da ricordare di Sandra Dee sono “Dimmi la verità” (1961);  “Prendila è mia” e “Il sole nella stanza” (1963); “Vorrei non essere ricca” (1964).  Negli anni  ’70 la sua presenza divenne sporadica.   Nel film Grease (1978)  e prima ancora nel musical “Grease” (1972), Il suo personaggio ispirò la canzone “ Look At Me, I'm Sandra Dee”. 
Sandra Dee in un'intervista ha ammesso di aver sofferto per molta parte della sua esistenza di anoressia nervosa, depressione e alcolismo questo a causa delle violenze sessuali che aveva subito da piccola da parte del patrigno.  
Morì  a Thousand Oaks, il 20 febbraio 2005, all'età di 62 anni per complicazioni renali.

BOBBY DARIN
Bobby Darin,  (Walden Robert Cassotto) nacque a New York, il 14 maggio 1936, oltre ad essere un attore fu un cantante di notevole successo. La sua musica spaziava dallo  swing, al jazz, al country, al pop. Tra le sue canzoni, quelle che ebbero più successo furono “Beyond the Sea”. (Successivamente (2004) con lo stesso titolo Kevin Spacey fece un film sulla sua vita),  e “Mack the Knife” tratta dalla commedia satira “L’opera da tre soldi” e con la quale Darin venne premiato, nel 1960, con un Grammy Award.
Nel 1968, dopo la morte di Robert Kennedy, del quale era grande amico e sostenitore, cadde in una crisi mistica che influenzò in maniera negativa il suo percorso di artista.
All’età di otto anni  contrasse una febbre reumatica grave che gli lasciò una salute cagionevole e nei primi anni ’70 ebbe nuovi problemi di salute. Si sposò una seconda volta con Andrea Joy Yeager (da cui si separò dopo appena quattro mesi) . Nei primi mesi del 1973 incominciò a soffrire di una grave patologia cardiaca.  Dopo diversi interventi,  il 20 dicembre 1973,  morì  a soli 37 anni.




 Tratto da Wikipedia. Immagini dal Web

martedì 21 agosto 2012

NEVE

Ieri da Paola, ho ricevuto le foto di Neve, il gatto di sua figlia.
Un bel gattone dagli occhi azzurri, buono, e grande. Come i tutti i gatti che sono amati, cosi lo era anche Neve. Ho scritto "era" perchè oggi ho ricevuto un messaggio da Paola che mi diceva che Neve è morto.
E' caduto dal terrazzo del quarto piano dell'abitazione della figlia di Paola. Non era la prima volta che cadeva ma questa gli è stata fatale. Io immagino il dolore di Raffaella e dei suoi figli per la perdita di Neve. Neve sarà stato sicuramente un buon compagno di vita nella famiglia di Raffaella, un membro "peloso" della sua famiglia, che sentendosi amato, avrà ricompensato tutti quanti col suo affetto di gatto e le sue fusa. Immagino come ne sentiranno la mancanza. Non so scrivere parole consolatorie ma sono certa che Neve direbbe così:
"Cari mamma, papà e fratellini umani, io oggi sono partito per il ponte dell'arcobaleno.  Sono stato un gatto fortunato: ho avuto il cibo , le cure, il caldo di una casa,  ma soprattutto tutto il vostro affetto. Anch'io vi ho amato tanto. Per la felicità che ho avuto da voi vi chiedo una piccola cosa: quando volete e ve la sentite, accogliete uno sfortunello e date anche lui tutto l'amore che avete dato a me. Ma non dimenticatemi, tenetemi sempre in un angolino del vostro cuore. Io qui non vi dimentico. Il vostro Neve".

 e voglio inserire una poesia trovata in internet e bellissima.

Sei un ricordo:
una nuvola bianca
che sale nel cielo
leggera, leggera,
come lo era il tuo respiro.

Cerco il tuo sguardo invano...
Su quali prati cammini ora,
sognando le nostre mani amiche? ...

Sei in un mondo lontano
o forse molto vicino.
Corri sui prati fatti di luce
e dei nostri ricordi.

- Autore ignoto -

lunedì 20 agosto 2012

CAMBIO LOOK..

Ho cambiato look al blog.. mi sembra carino che ne dite??? Come sfondo non ne trovo uno più bello.. domani cerco....

sabato 18 agosto 2012

Telefilm - LA DOTTORESSA ERIKA WERNER

Stasera ho ricordato un film per la TV. Fa parte del passato lontano, quando veramente la TV ci regalava delle belle cose... Questo sceneggiato intitolato "La Dottoressa Erika Werner" era interpretato dall'attrice Leslie Caron. Non ricordo se fu trasmessa dalle reti nazionali o da una privata (la vecchia Antenna Nord ora Italia 1[?]).  Il periodo della messa in onda dovrebbe essere tra il 1978 e il 1983. Ho trovato solo la sigla in questo link  http://seriestar.free.fr/visugen.php?gene=http://seriestar.free.fr/videoseriestv/Serie TV - Docteur Erika Werner   Due medici,  Erika Werner e Alain Bornand sono amanti. Una notte nel Pronto Soccorso  giunge una donna in gravi condizioni. (vagamente ho un ricordo che fosse stata la moglie del dottore... ma forse mi sbaglio). La paziente muore.  Per salvare la carriera del suo amante, la dottoressa,  chiamata prima come testimone poi  accusata, si fa condannare. Ricordo che ci sono state delle scene dove lei era rinchiusa in carcere. Purtroppo non ricordo altro, se non l'ultima scena, che uscita dal carcere, ad attenderla s'è solo la figlia. E' stato un bellissimo sceneggiato  ma come sempre accade è stato poi accantonato e dimenticato,  per lasciare il posto ad una "TV spazzatura"  fatta di "grandi attori" che non sono attori, di "grandi comici" che non sono comici e di "grandi capolavori" che di capolavoro hanno solo tanta violenza, tanta stupidità e tanto sesso gratuiti. Ma se la Tv può gestire come vuole le sue reti televisive e mettere in onda quello che la maggior parte delle persone vuole, quello che mi rattrista di più è che proprio di queste belle cose se ne perdano le tracce. Non si trovano nemmeno in commercio. Perciò non solo ai nostalgici è negato rivederle, ma viene negata anche la possibilità di acquistarseli.  Rassegnamoci, così va il mondo. ....

MIA MARTINI

Ci sono cantanti che mi piacciono molto e alla domanda "Quale canzoni preferisci?" rispondo "Questa... no, quella però anche l'altra...". E' il caso di Mia Martini. E' stata (con Mina) una delle più brave cantanti. La sua voce particolare e i testi delle sue canzoni erano un successo sicuro: di Mia Martini potevo correre a comprare un disco senza neppure averlo ascoltato, certa che mi piaceva....
Nata a Bagnara Calabra (vero nome Domenica Bertè),  il 20 settembre 1947 e sorella di Loredana Bertè iniziò a cantare ne 1963 ma il suo primo successo venne nel 1971 con la canzone "Padre davvero", che racconta di una figlia che si ribella ad un padre violento. Nel 1977inizia la collaborazione  con Ivano Fossati, compagno anche di vita per diversi anni.  Parlare di tutti i suoi successi è molto difficile perciò in ordine di anno cito quelle che per me sono bellissime:
1971:  Padre davvero - Amore... amore.. un corno 
1972:  Piccolo uomo - Tu che sei sempre tu - Neve bianca - Amanti
1973:  Minuetto - Signora - Ma quale amore - Tu sei così -  Mi piace
1974:  Inno - .. e stelle stan piovendo - Agapimu
1975:  Al mondo - Tutti uguali - Questi miei pensieri - Sabato
1976:  Che vuoi che sia.. se t'ho aspettato tanto - Io donna, io persona - Se mi sfiori - Una come lei -Fiore di melograno
1977:  Se ti voglio - Innamorata di me - Un uomo per me - Se finisse qui -
1978:  Di tanto amore
1981:  Ti regalo un sorriso - Ancora canto
1982:  Quante volte - E non finisce mica il cielo
1989:   Almeno tu nell'universo
1992:   Gli uomini non cambiano

Dopo anni di successi, nel 1983, decide di ritirarsi dalle scene, a causa  di superstizioni nate circa dieci anni prima e divenute insistenti proprio nei primi anni ottanta, che legavano la sua fama ad eventi negativi.
Nel 1995, il 14 maggio, fu trovata morta nella sua casa a Cardano al Campo (VA), per cause ancora sconosciute.


Da : http://it.wikipedia.org/wiki/Mia_Martini
Alcuni suoi successi su Youtube:
 TU CHE SEI SEMPRE TU - http://www.youtube.com/watch?v=_DS01rPOMRQ
AMANTI - http://www.youtube.com/watch?v=oxhtMturNW0
MINUETTO - http://www.youtube.com/watch?v=BtG2rAj-5Xw
TU SEI COSI' - http://www.youtube.com/watch?v=fTnRGSTfJdY
SIGNORA - http://www.youtube.com/watch?v=hQs041bCi-c
... E STELLE STAN PIOVENDO - http://www.youtube.com/watch?v=JrkjqlHPx4Y
AGAPIMU - http://www.youtube.com/watch?v=43dFrbHNFPY
QUESTI MIEI PENSIERI - http://www.youtube.com/watch?v=3jbU3E06GYQ
CHE VUOI CHE SIA SE T'HO ASPETTATO TANTO - http://www.youtube.com/watch?v=ERd0CEUkDe8
INNAMORATA DI ME - http://www.youtube.com/watch?v=9J32nC-prJc


e, tra le bellissime citate, quelle a me più care:
E ANCORA CANTO - http://www.youtube.com/watch?v=1Ae_xfVReZE
QUANTE VOLTE - http://www.youtube.com/watch?v=yWjdLzLYVfM

 
e la migliore in assoluto
INNO - http://www.youtube.com/watch?v=GZ8OzdlBiR4



Mia Martini se n'è andata , ma ha lasciato questi piccoli capolavori che a distanza di anni, non sono scivolati nel dimenicatoio e che resteranno nel cuore di chi l'ha apprezzata e ammirata,  per sempre.