AVVISO AI NAVIGANTI...: SIAMO ALLA RICERCA DI NOTIZIE DI QUESTI ILLUSTRATORI DI LIBRI PER L'INFANZIA ANNI '50-'60 : MARIAPIA FRANZONI TOMBA; BRUNO TOMBA; ANNA FRANZONI; ITALO ORSI; ROSELLA BANZI MONTI. CHIUNQUE PUO' AIUTARCI NELLA RICERCA DI NOTIZIE(anche la più piccola) PUO' INSERIRE UN COMMENTO IN QUALSIASI POST.

martedì 20 febbraio 2018

PICCOLI UOMINI E I RAGAZZI DI JO


Piccoli uomini (1871) narra gli esordi della scuola Plumfield di Jo che gestisce con il marito e con l'aiuto del nipote di quest'ultimo, Franz.
Si  raccontano le avventure degli allievi, tra cui Rob e Teddy (figli di Jo e Fritz), Demi, Daisy e Josie (figli di Meg e John) e Bess (figlia di Laurie e Amy).
Tutto parte dall'arrivo nella scuola del piccolo Nat Blake, orfano e suonatore di violino, inviato lì da Laurie , marito di Amy. 
A Nat si aggiungono  Emilio, un'altro nipote del professore, appassionato di mare; Dick e Dolly, due bambini con dei problemi, uno gobbo e l'altro balbuziente;  Jack, ragazzino furbo e scaltro;
Ned, ragazzino quattordicenne un po' gradasso; George, chiamato dagli amici Stuffy, il più  goloso di tutti; Billy, ragazzino intelligente, che l'ambizione del padre aveva rovinato, ridotto ad uno stupidino dopo una febbre maligna;  Tom, malizioso , allegro, ma con un gran cuore.
In seguito c'è l'arrivo di altri due bambini: Dan, ragazzo difficile, che creerà non poco scompiglio e Nan, ragazzina alquanto bisbetica e disordinata, ma che grazie agli insegnamenti di mamma Jo, diverrà una graziosa signorina.

Ill. Bonfanti
I ragazzi di Jo (1886) è  il seguito di Piccoli uomini

Sono passati circa dieci anni dalla fine di "Piccoli uomini"; i ragazzi ed i bambini della scuola di Friederich e Jo sono cresciuti, diventando uomini sparsi per il mondo e ragazzi alle prese con gli studi superiori e universitari. Franz, il maggiore dei nipoti del Professor Fritz, fa l'uomo d'affari in Germania e si è sposato con una ragazza tedesca, Ludmilla.
Emilio, fratello minore di Franz, ha coronato il suo sogno ed è diventato ufficiale di marina su un mercantile inglese. Intrepido e coraggioso, salverà il capitano e la sua famiglia dopo un naufragio ed infine ne sposerà la figlia, la bionda inglesina Mary.
Il timido Nat, da sempre innamorato di Daisy, ma ostacolato dalla madre di lei (Meg), grazie all'appoggio del suo mecenate Laurie si reca a Lipsia a studiare violino. Lì, a causa del suo carattere debole, per alcuni mesi sperpera denaro tra balli e una vita di eccessi, ma poi la sana educazione dei coniugi Baher lo salverà e lo farà tornare sulla retta via. Tornerà in patria affermato e talentuoso musicista e sposerà Daisy, la figlia di Meg.
Ill. G, Guizzardi
Il "cattivo ragazzo" Dan gira per l'America in cerca di avventure. Si unisce agli Indiani, e per salvare un ragazzo, uccide inavvertitamente un uomo e sconta un anno di carcere. Solo il ricordo della bellissima fanciulla Bess, figlia di Amy e Laurie, gli permette di sopportare mitamente la pena. Una volta uscito di prigione, va a lavorare in miniera e salva un gruppo di minatori dopo il crollo di una galleria. Dissuaso da Jo a sperare in un futuro con la pura Bess, ritorna fra gli indiani e morirà combattendo in loro difesa. L'indiavolato Tommy, anche lui fedele all'amore della sua fanciullezza, segue Nan alla facoltà di medicina, non adatta a lui. Finirà per dedicarsi agli affari di famiglia e si sposerà con una ragazza di nome Dora completamente diversa da Nan, che invece rimarrà nubile ma affermata dottoressa.
Demi, l'intelligentissimo e promettente nipote di Jo, sembra non trovare la sua strada; dopo aver lavorato un periodo per un giornale, con grande delusione della zia e di tutta la famiglia, si affermerà nel campo dell'editoria e sposerà l'amica Alice.
Rob, Teddy, Josie e Bess sono solo adolescenti, ma hanno caratteri già ben definiti che li indirizzeranno nelle scelte di vita. Rob sostituirà il padre alla guida della scuola, Teddy diventerà un ecclesiastico, Josie un'attrice e Bess un'artista nel campo della pittura.
Jack, Ned e Stuffy frequentano anch'essi l'università, ma Jo li considera i suoi "fallimenti": ragazzi mediocri senza particolari talenti.



Ill. G. Nidasio



COPPIE

Ci sono coppie che abbiamo amato nel mondo del cinema o della televisione che ci hanno regalato momenti di allegria che  si sono sciolte in molti casi con la morte o malattia del partner.
Ho scelto i miei preferiti.

STANLIO E OLLIO


Stanlio e Ollio, in inglese Laurel & Hardy, sono stati uno dei più famosi duo comici della storia del cinema.
Già prima di lavorare in coppia, erano entrambi attori affermati; Laurel aveva lavorato in 50 produzioni, Hardy in 250.
Si incontrarono per la prima volta nel 1921 sul set di Cane fortunato e nel 1927 nacque ufficialmente il noto duo.  Durante la loro carriera hanno interpretato 106 film .
 Nel 1951 in Europa i due comici girarono l'ultimo film, Atollo K, Durante il film Stan, già ammalato di diabete, venne colto da vari problemi di salute, subendo anche un intervento chirurgico nel bel mezzo delle riprese.
Quando Stan si riprese, vedendo il clamoroso insuccesso del film e sapendo che ormai la stella di Laurel e Hardy non brillava più come una volta, decise con Oliver di abbandonare per sempre la carriera del cinema.
I due continuarono a recitare fra il 1952 e il 1954 in tournée in con degli sketch, ma ancora una volta le condizioni di salute li costrinsero ad annullare le loro tappe nel maggio 1954. Hardy in particolare soffriva di cuore a causa della sua obesità (159 kg), fatto che gli provocò tre infarti, il primo nel 1954. In seguito a tale attacco e ad una polmonite le tournée vennero interrotte.
 Agli inizi del 1955 si parlò di un film che avrebbe fatto recitare la coppia diretti da Billy Wilder, ma il progetto non andò in porto. Laurel & Hardy apparirono per l'ultima volta in televisione pochi mesi dopo.
In seguito il figlio di Hal Roach ebbe l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV a colori, Le fiabe di Laurel & Hardy: i due accettarono con entusiasmo la proposta. Laurel portò praticamente a termine anche il primo copione (una parodia della storia di Robin Hood), ma nell'aprile 1955, alla vigilia del primo ciak, fu colpito da un ictus e le riprese vennero rinviate e, quando Stan si riprese si ammalò Oliver  e  le riprese furono rinviate per sempre.
Hardy dopo il secondo infarto e da un  ictus si sottopose a una dieta rigidissima che lo fece dimagrire di oltre settanta chili. Subi il terzo ictus  nel luglio 1957, entrando in un coma dal quale non si riprese più. Morì il 7 agosto 1957 all'età di 65 anni. Laurel, che negli ultimi mesi aveva assistito il compagno al capezzale, rimase sconvolto, ma non si presentò al funerale dell'amico. Questa notizia in seguito fu usata come prova che i due nella vita reale si ignorassero, ma in realtà Laurel non poté andare al funerale a causa del divieto di uscire impostogli dal medico curante, e giustificò la sua assenza con le sole parole: "Babe avrebbe capito". Da quel momento Laurel decise di non partecipare più a nessun film per rispetto dell'amico.
Nel 1961, Laurel venne gratificato con il Premio Oscar alla carriera. Morì il 23 febbraio 1965, all'età di 75 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica.
Per ironia della sorte, Hardy, poco prima di morire, era stato colto da una paralisi che lo immobilizzava da un solo lato. Laurel, invece, alla fine dei suoi giorni rimase paralizzato dal lato opposto a quello del suo grande compagno di lavoro e amico.


JERRY LEWIS E DEAN MARTIN

Dean Martin il bello, bravo con le donne e intelligente e Jerry Lewis lo sbadato, impacciato e metteva sempre nei guai l’altro: Insieme hanno realizzato ben 16 film.
Jerry Lewis era già un grande intrattenitore e, sfruttando l'assenza di un collega, chiese di far esordire in uno spettacolo dal vivo l'amico Dino Crocetti.
Diversi caratterialmente nel lavoro erano uno il completamento dell'altro, facendosi alternativamente da spalla. Ognuno imparò dall'altro:   Martin divenne un fenomenale comico mentre Lewis divenne un notevole cantante.
Poi nel 1956 il duo si sciolse. L’affiatamento era venuto meno a causa dello sbilanciamento dei ruoli cinematografici via via sempre più a sfavore di Martin. Arrivarono centinaia di richieste, ingaggi e proposte affinché i due si ricongiungessero, ma la rottura fu definitiva.  L’America però non smise di sperare in una riunione che avvenne dopo 20 anni  (durante i quali non si rivolsero mai la parola)bnel 1976 nel corso di una serata per la distrofia muscolare presentata da Jerry Lewis. Invitò sul palco Frank Sinatra, il quale,  all’insaputa di entrambi, portò con sè Dean Martin.
 “Sai, sembra che non ci siamo visti da 20 anni”, disse Martin mentre i due caddero per terra come fosse una gag. La risposta di Lewis: “Beh, sai, c’erano tutte quelle voci riguardanti la nostra rottura e quando ho iniziato lo spettacolo e tu non eri qui.. Insomma ci ho creduto.”
Sinatra poi li invitò ad appartarsi in una stanza e chiarirsi. Jerry Lewis disse poi  che rimasero uniti fino alla morte di Martin nel 1995.
Dean Martin disse che i due più importanti momenti della sua carriera furono «incontrare Jerry Lewis e lasciare Jerry Lewis».



 FRANCO FRANCHI E CICCIO INGRASSIA

Franco e Ciccio - ovvero Franco Franchi e Ciccio Ingrassia,  hanno interpretato insieme 116 film, molti dei quali come protagonisti assoluti ed altri al fianco di altri attori.
Si incontrarono casualmente percorrendo i vicoli di Palermo. Franco cercava di inserirsi nell'ambiente teatrale provava una grande ammirazione per Ciccio, che era già un attore affermato ma ancora poverissimo e Ciccio ammirava Franco, ritenendolo pieno di buone potenzialità.
Nel 1954, la compagnia teatrale di Pasquale Pinto si spostò da Napoli a Palermo. Il capocomico Giuseppe Pellegrino  doveva trovare un sostituto ad un attore che si era ammalato: la scelta cadde su Ciccio. Ingrassia, però, era tornato a lavorare come tagliatore-modellista di calzature e inizialmente rifiutò, proponendo di contattare Franco. Pellegrino non era convinto della scelta, in quanto avrebbe dovuto ingaggiare uno sconosciuto che non era neanche un vero attore, e contropropose a Ciccio di ingaggiarli insieme. A questo punto entrambi furono assunti dalla compagnia dando così vita al duo dove ci furono allontamenti e riconciliazioni.

Nei primi anni settanta Franchi aveva espresso velleità di cantante, presentandosi al Festival di Napoli e suscitando qualche irritazione nel partner ma alla base della rottura vi era anche una diversa visione delle loro scelte artistiche, che il più ambizioso Ingrassia avrebbe voluto più ponderate, dando più peso alla qualità che alla quantità.
Una breve riconciliazione avvenne nel  1973, il Programma Nazionale commissionò una commedia in siciliano, Il cortile degli Aragonesi, che fu rappresentata una sola volta e poi trasmessa in televisione. L'anno dopo girarono  insieme Paolo il freddo,  primo film che vedeva Ciccio come regista.
Nei piani di Ingrassia, Lino Banfi avrebbe dovuto essere il protagonista della parodia di Paolo il caldo di Marco Vicario. I produttori però vollero Franco, ritenendo che senza di lui un film di Ciccio non avrebbe funzionato. Fu così che i due si riavvicinarono per la prima volta. La grande intesa tra regista e protagonista diede vita ad una situazione inedita per entrambi. Franco riusciva ad esprimere tutto ciò che gli altri registi non gli avevano saputo tirare fuori e la sceneggiatura firmata da Ciccio esaltava le qualità del compagno.
Nel 1974 ritornarono a lavorare separatamente: Franco continuò sulla scia dei film comici, tentando però anche la via drammatica (in Tango blu, suo ultimo film). Ciccio invece passò con successo a fare l'attore drammatico.

Si era nel frattempo riavvicinato a Franco — riconciliazione che avvenne pubblicamente nel corso dell'ultima puntata dell'edizione 1976 del programma televisivo Ieri e oggi condotto da Mike Bongiorno. Nel 1977 Gino Landi li contattò per La granduchessa e i camerieri, che interpretarono fino a quando non finirono di pianificare una tournée negli Stati Uniti. Per problemi contrattuali, però, litigarono nuovamente e Ciccio fu sostituito da Lino Banfi. Franco e Lino Banfi ottennero un buon successo oltreoceano, ma ovviamente la vecchia coppia perse alcuni contratti importanti che avevano firmato insieme. Per tre anni i rapporti tra i due rimasero tesi ma cordiali.
Nel 1980 Ciccio si scusò pubblicamente a Domenica in e la riconciliazione ufficiale avvenne in diretta televisiva, grazie all'intervento di Pippo Baudo. Parteciparono insieme al programma televisivo Drim, e vennero anche contattati per mettere in scena a teatro Cavalleria rusticana  senza però riuscire a realizzarla.
Continuarono a partecipare a vari programmi televisivi, sia come presentatori che come ospiti, fino al 1992. Nel 1986, durante Grand Hotel, Ciccio ebbe un malore e venne rimpiazzato dal figlio Giampiero; nel 1992 fu Franco ad avere un malore e a lasciare il compagno durante Avanspettacolo. A dicembre Franco morì dopo una lunga malattia che lo aveva più volte costretto a rinunciare agli impegni televisivi. Ciccio visse per altri 11 anni, quasi totalmente fuori dal mondo dello spettacolo, ricordando ogni volta che poteva il suo compagno di tante avventure.

Immagini e testi dal web. 

PICCOLE DONNE E PICCOLE DONNE CRESCONO

Ill. G. Galbiati
Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott che pubblicò, per la prima volta in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America, con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy.
Nel 1880 i due volumi furono riuniti in uno solo, Little Women. In Italia le prime parziali traduzioni risalgono al 1908, dove  si preferì dividere il romanzo in due parti, con i due titoli Piccole donne e Piccole donne crescono.
Il libro ebbe un successo immediato quando uscì e oggi è considerato un classico della letteratura per l'infanzia, consigliato dagli insegnanti e amato dai bambini.

Il romanzo racconta la storia delle quattro sorelle March, che rispecchiano quelle della stessa famiglia Alcott. Il signor March è andato in guerra, lasciando le figlie Jo (Josephine), Meg (Margaret), Beth (Elizabeth) ed Amy (Amanda) e la moglie  sole.  Le ragazze, pur essendo povere e con i problemi tipici dell'adolescenza, crescono e diventano responsabili, pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudine con l'aiuto della madre e del caro e ricco vicino di casa Theodore Laurence.

Ill. Mariapia
Margaret (Marmee) Curtis March, la mamma è una donna molto saggia, adora le figlie, le ascolta e dà loro consigli. Solo grazie al suo aiuto, le sorelle possono affrontare situazioni  serie e difficili.
Robert March è il padre. Cappellano nell'esercito degli Stati Uniti. Ama soprattutto Beth, perché è la più docile e fragile.

Margaret (Meg) March la primogenita, All'inizio del romanzo ha sedici anni. Essendo la più grande, Meg viene generalmente presentata come la più matura e giudiziosa, molto socievole e protettiva nei confronti delle sorelle a cui su tutte preferisce Amy, pur essendo ogni tanto un po' vanitosa e superficiale. 
Josephine (Jo) March la secondogenita ha 15 anni. Inizialmente lavora come dama di compagnia per la zia March. Viene descritta come schietta, coraggiosa, determinata, ribelle e irrequieta. Jo non è molto femminile e le risulta difficile comportarsi come una "signorina", tanto che viene vista come il "maschiaccio" della famiglia. La sua vera passione è la letteratura e coltiva il sogno di diventare una scrittrice famosa, così nel frattempo si diletta a inventare storie da far leggere alle sorelle.
Elizabeth (Beth) March è la terza  ha 13 anni. La più tranquilla della famiglia, Beth è dolce, sensibile e altruista, ma anche timidissima.  Ha una passione per la musica e il pianoforte, adora i suoi gattini e le sue bambole ed è legatissima alla sua famiglia. Non avendo grandi aspirazioni come le sorelle, Beth non desidera altro che stare in casa e aiutare nelle faccende domestiche. 
Amy Curtis March è la più piccola delle quattro sorelle. Inizialmente ha 12 anni e viene presentata come egoista, viziata, vanitosa e pigra, che cerca sempre di comportarsi come una "signorina" elegante e aggraziata; l'opposto di Jo.  Le due non vanno molto d'accordo e spesso si scontrano per motivi futili. Amy ha innate doti artistiche perciò viene definita dalle sorelle "Piccolo Raffaello". Tenta costantemente di impressionare gli altri con parole difficili finendo così per fare un sacco di strafalcioni. Il secondo romanzo prosegue la narrazione delle evoluzioni della vita dei protagonisti.

Ill. Mariapia
Meg sposa John Brooke,  il precettore di Laurie ed  hanno due gemelli : Demijohn (Demi) e Margaret (Daisy) e Josephine (Josie),John è colto, intelligente, serio e tranquillo. Ama tantissimo la moglie, è un buon padre: severo, dolce e giusto nei confronti dei figli. Vivono modestamente in una casa da loro stessi comprata, "la Colombaia", e John continua a lavorare come istitutore per altri ragazzi.

Jo, diventata una scrittrice, contraria al matrimonio e al romanticismo in generale, verrà corteggiata da Laurie ma in seguito si innamora, ricambiata, di un professore tedesco, Friederich Bhaer, molto più grande di età rispetto a lei e di umili origini. Insieme, nella loro casa,  aprono un scuola, che migliora la loro situazione economica. Hanno due figli:  Teddy e Robert.

Beth Purtroppo, si ammala di scarlattina , e la sua salute rimane delicata  finché a 19 anni non si rende conto che i suoi giorni stanno per giungere al termine. La sua morte per insufficienza cardiaca getta nello sconforto le sorelle.

Amy compie un lungo viaggio in Europa, nella speranza di realizzare i suoi sogni, ma si rende conto di non possedere il talento necessario per diventare una grande artista. Incontra Theodore (Laurie) Laurence,  sempre considerato come un fratello per le sorelle March in Francia e se ne innamora. Laurie,  orfano di padre e di madre; viveva col nonno  erasimpatico, divertente e burlone, ma timido.. Ha una grande passione per la musica poiché sua madre era una musicista di origini italiane. E' molto ricco e un po' più grande di Jo della quale si era infatuato. Laurie ed Amy si sposano ed hanno una bambina, Beth, anche lei molto dolce e affettuosa.

La Zia March è una zia delle sorelle March. Jo, all'inizio, è la sua dama di compagnia, ma poi, durante la malattia di Beth, sarà Amy a prenderne il posto. La zia March è irritabile, molto ricca e molto severa. Stravede per Amy, perché ha modi educati e aristocratici e perché è docile. Ma alla fine si scopre un lato di lei gentile e amorevole verso la famiglia March.
James Laurence è il nonno di Laurie, molto severo e serio. Stravede per Beth (che assomiglia alla nipotina che ha perduto), ed anche per Jo. 
 
 Louisa May Alcott in seguito scrisse "Piccoli uomini" e "I ragazzi di Jo". 
 
Al cinema sono state diverse le interpretazioni tra le più note sono quelle risalenti al 1933, 1949 e 1944.

cast 1933
Katharine Hepburn: Jo March
Joan Bennett: Amy
Jean Parker: Beth
Frances Dee: Meg
Spring Byington: Marmee March
Samuel S. Hinds: sig. March
Douglass Montgomery: Laurie
Paul Lukas: prof. Fritz Baher
John Davis Lodge: Brooke
 
cast 1949
June Allyson: Jo March
Elizabeth Taylor: Amy March
Janet Leigh: Meg March
Margaret O'Brien: Beth March
Mary Astor: signora March
Leon Ames: signor March
Peter Lawford: Laurie
Rossano Brazzi: Professor Bhaer
Richard Stapley: Tenente John Brooke
 
cast 1994
Winona Ryder: Jo March
Gabriel Byrne: Friedrich Bhaer
Trini Alvarado: Meg March
Christian Bale: Laurie Lawrence
Claire Danes: Beth March
Samantha Mathis: Amy March
Susan Sarandon: signora March
Eric Stoltz: John Brooke

Da wikipedia ed immagini dal web e copertine nostri pps.
 
 
 





giovedì 15 febbraio 2018

CARNEVALE A SCHIGNANO


A Schignano,   un comune della provincia di Como, nella valle d'intelvi , si tiene una manifestazione di  carnevale le cui  origini risalgono al medievo e  che si caratterizza per le splendide maschere in legno.

I preparativi iniziano  alla mezzanotte della notte tra il 5 e il 6 gennaio e terminano con sfilate e  cortei nei mesi di febbraio o marzo.
Il paese di Schignano era un paese povero dove la gente emigrava in cerca di fortuna. Gli uomini tornavano solo qualche mese all'anno, dall'8 dicembre, e ripartivano la mattina dopo il martedì grasso.

Tutta la sfilata si basa sulla contrapposizione di due personaggi i belli e i brutti.

Il  primi, rappresentano gli uomini rientrati  al paese arricchiti. Passeggiano altezzosi  per vie del paese con i  loro raffinati vestiti, ricoperti di pizzi e scialli. I cappelli sono ornati da fiori e animali in carta e tessuto e impreziositi da fiocchi e penne di fagiano.
I brutti, invece, tornati più poveri di prima, vengono preannunciati da campanacci dal suono sgraziatoche tengono  legati in vita. Indossano vesti povere e sporche e trasportano oggetti di uso quotidiano come scope, valigie e ombrelli rotti. Spaventano le persone, “aggredendole” con pelli o zampe di animali, fanno carezze indesiderate con mani sporche che hanno appena “pulito” scarpe altrui, “rapiscono” le ragazze, portandole con loro in brevi corse e rubano i cappelli  agli uomini.

Ad animare l’allegra sfilata anche il Mascarun, la maschera del ricco signorotto locale, e la Cioca, sua moglie, che si lamenta continuamente del marito e della sua situazine di moglie-serva, con una litania, Borbotta battute sulla politica del paese, della giunta, su persone specifiche, mai citate direttemente, ma chiaramente riconoscibili.

Nel corteo sono presenti anche i “sapör” (zappatori) che rappresentano i primi abitanti della valle e indossano pelli di pecora e una folta barba bianca.


Responsabili dell’ordine durante la manifestazione sono i “Sigurtà” (poliziotto)  che si pongono alla guida del corteo. Queste maschere conducono i partecipanti alla sfilata fuori dal paese di Schignano fino alla località di Cima dove, legato a una slitta sta il “Carlisepp”, un uomo mascherato di cui nessuno conosce l’identità. Il Carlisepp viene portato a spalla fino alla piazza del paese, deposto e slegato. Tutte le maschere vi si affollano attorno per cercare di rianimarlo ma invano. Alla sera, un fantoccio viene collocato su un rogo e fatto ardere: il Carnevale muore e ci si avvia verso la Quaresima.








Questa manifestazione è stata raccontata anche dal cantautore Davide Van de Sfroos nella canzone "El Carnevaal de Schignan"(2011).

Testo da varie pagine web.
Foto di Laura G.



mercoledì 14 febbraio 2018

COMPLEANNI A PUENTE VEJO ...

FRANCISCA E RAIMUNDO
Le date  di alcuni dei nostri attori (presenti, deceduti, futuri) in cui compiono gli anni. Di altri, seppur importanti, non si conosce.

TRISTAN E PEPA
Yara Puebla Alcalá de Henares, 16 gennaio 1990) - Camila Valdesalce nata Mella de Dos Casas
Selu Nieto (Siviglia, 31 gennaio 1987) - Hipólito Mirañar Asenjo

GONZALO E MARIA
Xabier Perurena ( Leitza, 8 febbraio 1987) - Dr. Lesmes Colmenar
Charlotte Vega (Madrid, 10 febbraio 1994) - Rita Aranda de Buendía
Nacho Montes  (Estepona,  6 febbraio 1992) - Ismael Barrientos/Damian Dos Casas

AURORA E CONRADO
Fariba Sheikhan (Guernica, 7 marzo 1988) - Inés Mendizábal Lagár de Montenegro
Pablo Espinosa  (La Vila Joiosa, 10 marzo 1992) - Ramiro Castañeda Pacheco
Carlota Baró  (Barcellona, 12 marzo 1989) - Mariana Castañeda Pacheco de Ortuño
Ruth Llopis (Ciutadella de Menorca, 20 marzo 1980) - Adela De Jano de Leal ved. Talavera
Raúl  Peña (Madrid, 21 marzo 1977) - Carmelo Leal 
María Bouzas (Mugardos, 24 marzo 1962) - Francisca Montenegro Balmaseda de Ulloa ved. Castro e Castro

BOSCO E INES
 Javier Villalba (14 aprile 1999) - Ulpiano Talavera De Jano
 Jonás  Berami (Málaga, 29 aprile 1983) - Juan Castañeda Pacheco/Simón Cármeta

ROSARIO
 Adelfa Calvo (Malaga, 5 maggio 1962) - Rosario Pacheco ved. Castañeda
Marta Tomasa Worner (Barcellona, 16 maggio 1980) - Fe Pérez
Iago García (Ferrol, 18 maggio 1979) - Olmo Mesía

SOLEDAD E JUAN
Alejandra Onieva (Madrid, 1 giugno 1992) - Soledad Castro Montenegro de Wilder ved. Castañeda
Fernando Coronado  (Madrid, 9 giugno 1974) - Alfonso Castañeda Pacheco
Francisco Ortiz (Madrid, 10 giugno 1986) - Bosco Montenegro nato Ulloa Castro
Sandra Cervera  (Valencia, 19 giugno 1985) - Emilia Ulloa Balboa nata Samaniego de Castañeda

EMILIA E ALFONSO
Álex Gadea  (Alzira, 22 luglio 1983) - Tristán Castro Montenegro nato Ulloa
Victoria Camps Medina (Barcellona, 23 luglio 1990) - Jacinta Ramos
Alejandro  Sigüenza (Orihuela, 29 luglio 1974) - Nicolás Ortuño Martínez
Chico García (Malaga, 29 luglio 1982) - Severo Santacruz
 
LUCAS E SOL - CARMELO - CANDELA E SEVERO
Leonor Martín (1º agosto 1989) - Dr.ssa Gregoria Casas
Mario Martín (2 agosto 1948) - Padre Anselmo Salvide
Borè Buika (Palma di Majorca,  12 agosto 1980) - Terence Wilder
Loreto Mauleón (San Sebastián, 14 agosto 1988) - Maria Castañeda Ulloa de Castro nata Menèndez Samaniego
Megan  Montaner (Huesca, 21 agosto 1987) - Pepa Balmes nata Castro Molero de Ulloa ved. Guerra
Carlos Serrano (Alicante, 25 agosto 1989) - Fernando Mesía
Ramón Ibarra  (Getxo, 31 agosto 1958) - Raimundo Ulloa Gormaz

MARIANA E NICOLAS
Jordi Coll  (Barcellona, 6 settembre 1985) - Gonzalo Castro Balmes nato Martín Castro Osorio
Rubén Serrano (Catalogna, 7 settembre 1980) - Conrado Buenaventura
Blanca Parés (Barcellona, 16 settembre 1991) - Quintina Pelayo de Mirañar
Maribel Ripoll (Barcellona, 20 settembre 1959) - María Dolores Asenjo de Mirañar

CAMILA E HERNANDO
Aída de la Cruz (Barcellona, 1º ottobre 1978) - Candela Mendizábal de Santacruz ved. Arias e Castro
Gonzalo Kindelán (Spagna, 10 ottobre 1984) - Paquito
Andrea Duro  (Fuenlabrada, 14 ottobre 1991) - Enriqueta
Mario Zorrilla (Getxo, 31 ottobre 1965) - Mauricio Godoy Fernández

MATIAS - BEATRIZ - MARCELA
Adriana Torrebejano (Barcellona, 3 novembre 1991) - Sol Santacruz de Moliner ved. Villaverde
Jorge Pobes (Saragozza, 4 novembre 1983) - Aníbal Buendía
Cuca Escribano (13 novembre 1973)  - Águeda Molero ved. Mesía
Giulia Charm - (Ucraina, 13 novembre 1994) - Beatriz Dos Casas

ANIBAL - RITA - ISIDRO
Ariadna Gaya (Barcellona, 6 dicembre 1992) - Aurora Castro Balmes nata Ulloa Castro
Javier Abad (Palma di Majorca, 15 dicembre 1991) -  Isidro Buendía

ONESIMO - DOLORES - GRACIA - HIPOLITO