AVVISO AI NAVIGANTI...: SIAMO ALLA RICERCA DI NOTIZIE DI QUESTI ILLUSTRATORI DI LIBRI PER L'INFANZIA ANNI '50-'60 : MARIAPIA FRANZONI TOMBA; BRUNO TOMBA; ANNA FRANZONI; ITALO ORSI; ROSELLA BANZI MONTI. CHIUNQUE PUO' AIUTARCI NELLA RICERCA DI NOTIZIE(anche la più piccola) PUO' INSERIRE UN COMMENTO IN QUALSIASI POST.

domenica 31 marzo 2013

GIORNI DI PASQUA - DOMENICA

La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce con l'instaurazione della Nuova alleanza e l'avvento del Regno di Dio. Nella Pasqua viene racchiuso il mistero cristiano:  con la passione, Cristo si è immolato per l'uomo, liberandolo dal peccato originale,  con la risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all'uomo il proprio destino, cioè la risurrezione nel giorno finale, ma anche il risveglio alla vera vita. La Pasqua si completa con l'attesa della Parusia, quando Gesù verrà per la seconda volta sulla terra , che porterà a compimento le Scritture.
I quattro evangelisti rendono testimonianza al fatto della risurrezione affermando che la domenica mattina la tomba fu trovata vuota e che il Cristo risorto apparve ai suoi discepoli. I capitoli 20-21 ci descrivono quattro apparizioni di Gesù dopo la sua risurrezione:
- a Maria Maddalena (21, 14-18);
- ai discepoli senza Tommaso (21, 19-23);
- ai discepoli con Tommaso la settimana seguente (21, 26-29),
- ai discepoli sulla riva del lago (21, 1-23).


Una parte di questo fondo narrativo è comune ai quattro vangeli (sepolcro vuoto, apparizione ad alcune donne e agli apostoli), ma Giovanni, che ha avuto a disposizione le stesse fonti dei sinottici, le ha rimaneggiate con molta abilità. In particolare, egli ha personalizzato le esperienze di fede dopo la risurrezione ricollegandole a singoli individui, e caratterizzando modelli di fede molto svariati: il discepolo che Gesù amava crede senza aver visto (20,8), Maria di Magdala riconosce il Signore soltanto quando egli la chiama per nome (20,16); i discepoli lo vedono e credono in lui (20,20); Tommaso non vuol credere senza averlo visto e toccato. Per Giovanni, passione e morte costituiscono l'ora della glorificazione. La risurrezione e le apparizioni di Cristo Risorto sono importanti perché consacrano l'insieme del percorso di Gesù e preparano il tempo della Chiesa quando Gesù sale al Padre.



PREGHIERA A CRISTO RISORTO

O Gesù, che con la tua risurrezione hai trionfato sul peccato e sulla morte,
e ti sei rivestito di gloria e di luce immortale,
concedi anche a noi di risorgere con te,
per poter incominciare insieme con te una vita nuova, luminosa,santa.
Opera in noi, o Signore, il divino cambiamento
che tu operi nelle anime che ti amano:
fa' che il nostro spirito, trasformato mirabilmente dall'unione con te,
risplenda di luce, canti di gioia, si slanci verso il bene.
tu, che con la tua vittoria hai dischiuso agli uomini orizzonti infiniti
di amore e di grazia, suscita in noi l'ansia di diffondere
con la parola e con l'esempio il tuo messaggio di salvezza;
donaci lo zelo e l'ardore di lavorare per l'avvento del tuo regno.
Fa' che siamo saziati della tua bellezza e della tua luce
e bramiamo di congiungerci a te per sempre.
Amen.




DOMENICA DI PASQUA

Domenica di Pasqua: è l’amore che corre veloce!
Corre Maria di Magdala, e corre anche Pietro:
Ma il Signore non c’è, non è più là: beata assenza! Beata speranza!
E corre anche l’altro discepolo, corre veloce, più veloce di tutti.
Ma non ha bisogno di entrare:
il cuore già sa la verità che gli occhi raggiungono più tardi.
Il cuore, più veloce di uno sguardo!
Signore Risorto: accelera la nostra corsa,
sposta via i nostri macigni, regalaci sguardi di fede e d’amore.
Signore Gesù,
trascinaci fuori dai nostri sepolcri
e rivestici della vita che non muore,
come facesti il giorno del nostro Battesimo!


SIGNORE DELLA RISURREZIONE

Gesù, Uomo della Croce,
Signore della Risurrezione,
noi veniamo alla tua Pasqua
come pellegrini assetati di acque vive.
Mostrati a noi nella gloria mite della tua Croce;
mostrati a noi nel fulgore pieno
della tua Risurrezione.
Gesù, Uomo della Croce,
Signore della Risurrezione,
noi ti chiediamo d'insegnarci
l'amore che ci fa imitatori del Padre,
la sapienza che fa buona la vita,
la speranza che apre all'attesa del mondo futuro...
Signore Gesù, stella del Golgota,
gloria di Gerusalemme e d'ogni città dell'uomo,
insegnaci per sempre la legge dell'amore,
la legge nuova che rinnova
per sempre la storia dell'uomo.
Amen.




 
RISURREZIONE
(Paolo VI)

Tu, Gesù, con la risurrezione
hai compiuto l'espiazione del peccato;
ti acclamiamo nostro Redentore.
Tu, Gesù, con la risurrezione
hai vinto la morte;
ti cantiamo gli inni della vittoria:
sei il nostro Salvatore.
Tu, Gesù, con la tua risurrezione
hai inaugurato una nuova esistenza;
tu sei la Vita.
Alleluja!
Il grido É oggi preghiera.
Tu sei il Signore.


CANTIAMO ALLELUIA!

Alleluia, fratelli, Cristo è risorto! 
Questa è la nostra certezza,
la nostra gioia, questa è la nostra fede. 
Cantiamo l'alleluia della vita 
quando tutto è bello e gioioso; 
ma cantiamo anche l'alleluia della morte, 
quando, pur tra lacrime e dolore, 
inneggiamo alla vita che non muore.
E' l'alleluia della Pasqua,
del Cristo Risorto che ha vinto la morte. 
Cantiamo l'alleluia di chi crede, 
di chi ha visto il sepolcro vuoto, 
di chi ha incontrato il Risorto sulla strada di Emmaus, 
ma cantiamo anche l'alleluia per chi non ha fede, 
per chi è avvolto da dubbi e incertezze. 
Cantiamo l'alleluia della vita che volge al tramonto,
del viandante che passa,
per imparare a cantare l'alleluia del cielo,
l'alleluia dell'eternità.


Da: Wikipedia e immagini dal web
Poesie da http://www.preghiereperlafamiglia.it/pasqua-di-risurrezione-di-nostro-signore.htm

 

I MIEI AUGURI

A tutti una Buona Pasqua.



Un'immagine vintage di cui non conosco l'illustratore.

sabato 30 marzo 2013

ORA LEGALE


Questa notte si dormirà un'ora in meno. Le lancette dell'orologio si porteranno avanti di un'ora tornando così all'ora legale. In Italia si inizio nel1916, come misura di guerra e terminò nel 1920. Dal 1940 al 1948 venne abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale. In quel periodo l'ora legale rimase per il periodo più lungo dal 14 giugno 1940 al 2 novembre 1942. Venne poi abolita durante l'occupazione di Trieste dagli jugoslavi per allineare l'orario della città a quella del territorio jugoslavo. Dal 1965, causa la crisi energetica, tornò in vigore in modo definitivo la legge 503 e venne applicata nel 1966 con la durata di quattro mesi (22 maggio-24 settembre). Nel 1981 il periodo dell'ora legale venne protratto a sei mesi (dall'ultima domenica di marzo all'ultima di settembre), mentre dal1996 il periodo fu allungato di un mese (come nel resto dell'Europa). Dal 2010 l'orario di spostamento delle lancette dell'orologio passò, dalla mezzanotte alle 2,00 del mattino (dell'ultima domenica di marzo) per introdurre poi l'ora solare alle ore 3,00 del mattino dell'ultima domenica di ottobre, quando  le lancette verranno spostate indietro di un'ora.

I GIORNI DI PASQUA - SABATO SANTO

Gesù Cristo, dopo che il suo corpo tolto dalla croce su cui è morto il Venerdì Santo e deposto nel sepolcro viene preservato dalla corruzione grazie alla virtù divina, discende agli inferi con la sua divinità e con la sua anima umana, ma non con il suo corpo. Secondo certe tradizioni cristiane resta negli inferi per un tempo corrispondente a circa quaranta ore compiendo la sua vittoria sulla morte e sul diavolo, libera le anime dei giusti morti prima di lui e apre loro le porte del Paradiso. Compiuta tale missione, la divinità e l'anima di Gesù si ricongiungono al Corpo nel sepolcro: e ciò costituisce il mistero della resurrezione, centro della fede di tutti i Cristiani, che verrà celebrato nella seguente domenica di Pasqua.
Il Sabato Santo è il terzo giorno del Triduo Pasquale, è un giorno di silenzio e pur, se un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio, esso è incentrato sull'attesa dell'annuncio della Risurrezione che avverrà nella solenne veglia pasquale che non fa parte di tale giorno e che si svolge nella notte tra il questo sabato e la domenica successiva. La Chiesa cattolica considera degno di lode protrarre il digiuno ecclesiastico e l'astinenza dalla carne anche per tutto il Sabato Santo, tuttavia non ne fa un obbligo per i fedeli. In tale giorno, come nel Venerdì Santo, la Chiesa cattolica non offre il sacrificio della Messa ma a differenza del Venerdì Santo la comunione può essere distribuita solo come viatico.
 Per questa ragione, il Sabato Santo è detto "aliturgico" da intendersi non nel senso che è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia in quanto in esso è prevista la celebrazione della liturgia delle ore ma nel senso che in esso non si celebra la messa, celebrazione che una volta veniva indicata con il termine liturgia. L'Eucarestia non è conservata normalmente nel Tabernacolo, che quindi è spalancato e senza conopeo, ma viene normalmente conservata in altro luogo adatto, come la sacrestia, anche se in qualche posto continua ad essere conservata nell'altare della reposizione. Le luci e tutte le candele sono spente. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti: tovaglia e copritovaglia. In molte chiese rimane esposta la Croce servita per l'adorazione nel Venerdì Santo.
Nella Liturgia delle Ore secondo il rito romano, questo giorno è l'unico sabato in cui si recitano i Vespri e la Compieta del giorno, e non i primi Vespri e la Compieta dopo i primi Vespri della domenica successiva. Nel Sabato Santo viene anche consigliata la devozione delle Quarantore.

Da Wikipedia. Immagini dal web 

venerdì 29 marzo 2013

VIA CRUCIS

La via Crucis   

Gesù è condannato a morte
Gesù è caricato della croce
Gesù cade per la prima volta

 Gesù incontra sua Madre

 Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene

 Santa Veronica asciuga il volto di Gesù

 Gesù cade per la seconda volta

 Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme

 Gesù cade per la terza volta

 Gesù è spogliato delle vesti

 Gesù è inchiodato sulla croce

 Gesù muore in croce

 Gesù è deposto dalla croce

 Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

 Gesù risorge

I GIORNI DELLA PASQUA - VENERDI SANTO

Terminata la cena, Gesù scende con i discepoli nella valle del torrente Cedron, appena fuori Gerusalemme, nel giardino del Getsemani, dove si ritira in preghiera. Nel frattempo Giuda Iscariota va ad avvisare i sacerdoti e li conduce al Getsemani, dove Gesù viene arrestato. È ormai notte, infatti i soldati portano "torce e bastoni". Una parte del giardino esiste tuttora, e contiene anche alcuni ulivi che, secondo i botanici, hanno più di 2000 anni e quindi esistevano già al tempo di Gesù. Gesù viene condotto al palazzo del sommo sacerdote Caifa, dove viene processato dal Sinedrio. Giovanni riferisce anche di un primo interrogatorio in casa del suo predecessore Anna. I resti del palazzo di Caifa sono stati trovati sul luogo dell'attuale chiesa di San Pietro in Gallicantu, che ricorda il tradimento di Pietro apostolo: anche questo luogo si trova oggi fuori dalle mura, ma allora era all'interno. Vi si accedeva dalla valle del Cedron risalendo per una scala di cui un tratto si è conservato fino ad oggi. Il processo si svolge durante la notte e termina al canto del gallo, quando l'alba è ormai vicina. Alcuni contestano l'attendibilità del resoconto dei Vangeli con l'argomento che il Sinedrio, normalmente, non si riuniva di notte.
A questa obiezione si può rispondere che i sacerdoti temevano che, processando pubblicamente Gesù, la folla si sollevasse per liberarlo; per questo lo processarono in segreto e con la massima fretta. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero, Mc 15,25). Il Golgota, al contrario del Cenacolo e del palazzo di Caifa, allora si trovava fuori città (le esecuzioni e le sepolture erano vietate nei centri abitati), mentre oggi è dentro le mura. Gesù muore alle tre del pomeriggio del venerdì. Secondo gli storici, la data più probabile è il 7 aprile 30 (altre date possibili sono il 27 aprile 31 e il 3 aprile 33). Giuseppe d'Arimatea si reca da Pilato e gli domanda il corpo di Gesù. Pilato, stupito che fosse già morto, manda a chiamare il centurione sul Golgota per interrogarlo: in questo modo trascorre probabilmente circa un'ora. Giuseppe, quindi, va a procurarsi il lenzuolo funebre per seppellire Gesù, spendendo altro tempo. Quando infine, insieme a Nicodemo, Giuseppe depone Gesù dalla croce, il tramonto è ormai imminente, e con esso l'inizio del riposo sabbatico: il corpo di Gesù viene quindi deposto in un sepolcro lì vicino, per fare presto.

La mattina del venerdì, appena si fa giorno, i sacerdoti conducono Gesù da Ponzio Pilato,che risiede nella Fortezza Antonia, all'angolo nord-occidentale della spianata del Tempio. Durante la mattina, secondo Luca, Pilato invia Gesù anche da Erode Antipa, il quale dopo averlo interrogato lo rimanda indietro. Secondo Giovanni, il processo presso Pilato si conclude "verso mezzogiorno", ma per i sinottici il processo davanti all'autorità romana fu più breve. Il percorso dal palazzo di Pilato al Golgota, dove oggi sorge la Basilica del Santo Sepolcro, è di alcune centinaia di metri e si può coprire in mezz'ora al massimo; è quindi ancora mezzogiorno, o poco più tardi, quando Gesù viene crocifisso (ancora prima, secondo Marco:

Da Wikipedia immagini dal web

giovedì 28 marzo 2013

I GIORNI DI PASQUA - GIOVEDI' SANTO


Durante la sera gli apostoli e il loro maestro si riunirono nel luogo scelto da Gesù stesso e cominciarono le celebrazioni pasquali. I vangeli divergono riguardo agli avvenimenti succedutisi durante il pasto, in particolare quelli precedenti all'istituzione eucaristica. Giovanni ci rivela già da principio lo stato d'animo di Gesù: "Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine".
I discepoli, ignari degli eventi che sarebbero presto accaduti, da bravi uomini del loro tempo erano in contraddizione a causa dei posti (secondo Luca avviene dopo l'istituzione eucaristica): ognuno di loro desiderava un posto più onorifico e già nascevano le lamentele su chi di loro fosse il più grande fra i dodici. Gesù aveva già precedentemente sedato una discussione simile con una parabola e con la celebre frase: "Gli ultimi saranno i primi".

Ora a quell'umiliante scenata Gesù risponde, secondo Giovanni, con i fatti. Dopo avergli espresso come sia il più grande colui che si renderà schiavo dei suoi fratelli, egli si alzò dal tavolo, si cinse al fianco un asciugatoio e, preso un catino, cominciò a lavare i piedi ai propri discepoli dimostrando come lui, che era il maestro, si era reso il più umile fra loro. Solo Pietro tentò di fermare il gesto del maestro, dicendo: "Signore, tu lavi i piedi a me?" e ricevendo come risposta il fatto che, se non avesse accettato questo servigio, non sarebbe stato partecipe con lui nel Regno dei cieli.
Terminata la lavanda dei piedi Gesù riprese posto a tavola. Egli occupava senza dubbio il posto più onorifico e gli apostoli avevano dibattuto su chi dovesse sedersi nel posto più vicino a lui. Essendo la tavola a semicerchio, secondo una moda dell'epoca, i divani erano disposti radialmente all'esterno del semicerchio. Gesù occupava dunque il posto centrale al vertice del semicerchio e, a quanto dicono i vangeli, erano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota i commensali più vicini a lui. Alla destra di Gesù stava Pietro, alla sinistra Giovanni, che poteva così appoggiare la testa sul petto del maestro e a fianco di Giovanni stava Giuda, abbastanza vicino a Gesù.

Questi, mentre gli apostoli continuavano la cena, rivelò che uno di loro l'avrebbe presto tradito. I discepoli, entrati in confusione, chiesero al maestro chi di loro fosse il traditore e per ultimo Giovanni, su consiglio di Pietro, avvicinatosi a lui, gli chiese di mostrarglielo. Ai tempi in cui viveva Gesù si era soliti mettere nel tavolo alcuni vassoi comuni nei quali si intingeva il pane o le erbe amare. Gesù intinse dunque un boccone di pane e lo porse a Giuda Iscariota dicendo: "Quello che devi fare, fallo presto". Nessuno dei commensali comprese però il significato di tale gesto e Giuda ebbe dunque la possibilità di alzarsi e di andare via (secondo il vangelo di Luca, Giuda esce dal cenacolo subito dopo l'istituzione eucaristica). Secondo il vangelo di Matteo, Gesù avvertì gli apostoli che il traditore sarebbe stato colui che avrebbe intinto insieme a lui la mano nel piatto; identificando in questo modo Giuda come il suo traditore
Mentre la cena continuava, Gesù compì un atto alquanto insolito nel rito pasquale. Prese del pane e dopo aver pronunziato la preghiera di benedizione, lo spezzò e dandolo ai discepoli disse: "Prendete e mangiate. Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me"
Poco dopo prese un calice colmo di vino e dopo averlo benedetto allo stesso modo disse: "Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati"
Questo gesto sconvolse parecchio gli apostoli che rammentarono l'avvenimento nelle prime comunità cristiane, tanto che San Paolo, nella sua lettere ai Corinzi, presentò l'Eucaristia come un rito nel quale il fedele mangiava e beveva davvero il corpo e il sangue di Gesù. Quel gesto, secondo l'apostolo, sarebbe inoltre un collegamento fra l'ultima cena e la successiva passione, essendo in entrambi i momenti il suo corpo donato e il sangue versato.
Giovanni è l'unico a tacere sull'avvenimento, concentrandosi principalmente sulla lavanda dei piedi e sugli ultimi insegnamenti di Gesù ma vi è un precedente riferimento all'istituzione eucaristica nel capitolo 6 e precisamente nella frase, pronunciata da Gesù: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete"
Si è discusso a lungo se Giuda abbia partecipato o no all'Eucaristia, i vangeli di Matteo e Marco infatti inseriscono la rivelazione del suo tradimento (e di conseguenza la sua uscita dal cenacolo) prima dell'istituzione eucaristica mentre Luca la inserisce dopo. Giovanni non parla dell'eucaristia e dunque non venne preso in esame. Alcuni padri della Chiesa credettero che Giuda fosse presente al convito mentre altri lo negarono. Essendo i vangeli, unica fonte storica sulla vita di Gesù, discordanti riguardo alla cronologia degli avvenimenti, la questione non potrà mai avere soluzione.

Da Wikipedia e immagini dal web


martedì 19 marzo 2013

MAMMA

"Mamma mi sei sorella,
amica e consigliera
e sempre, in ogni luogo,
sei la mia mamma bella"

FESTA DEL PAPA'

A tutti i papà i miei auguri per questo giorno speciale.




Ma un augurio speciale al mio, che da tempo non c'è più ma che è sempre nel mio cuore e nel mio ricordo.



Papà. Diana ed io ai tempi spensierati
Eri lì sdraiato, su quel lettino d’ospedale.
Per la prima volta ti ho visto, indifeso, debole.
Baciato dalla vita,
baciato ancora più forte dalla morte.
Morte che ti ha portato via
senza pietà per te
senza pietà per noi
che non siamo riusciti
a starti vicino
nel momento che avevi più bisogno di noi.
Del nostro amore,
del calore che ti serviva
per abbracciare DIO
e salutare noi.
Te ne sei andato in silenzio
con la discrezione che hai sempre avuto.
Ci hai amato fino alla fine
ed è per questo che ti dico grazie.




La poesia l'ho trovata in questo sito http://www.raccontioltre.it/3050/a-mio-padre-4/.  Non so chi l'abbia scritta, c'erano soltanto queste iniziali: sg67. Mi scuso se l'ho "rubata" a chi l'ha scritta,  ma rileggendola  ho rivissuto gli ultimi giorni  di vita di mio padre, anche se nel momento del distacco lui era nella sua casa con vicino  - come diceva - le sue tre donne: mia mamma, io e mia figlia.

sabato 16 marzo 2013

THAINLANDIA

Altre immagini del viaggio di Nadia che lei e la sua compagna di viaggio hanno fatto in Thainlandia.


















SALIX CAPREA

Ricordate com'era il mio piccolo salix caprea?...
Bene, stamattina sono scesa "a salutarlo" ed ho visto che dalle morbide gemme sono spuntati  i fiori.
Sono molto belli. Ecco le foto: