Questo film, chiude la trilogia dei bellissimi introvabili che più mi stanno a cuore.
L'ho visto soltanto una volta nella mia vita, i ricordi sono vaghi. Ricordo la trama ma mai avrei immaginato che l'interprete fosse stato Aldo Fabrizi. L'avevo sempre visto in parti comiche e non credevo avesse, nel suo lungo curriculum di attore, interpretato anche film drammatici.
La trama del film racconta di un maestro elementare, Giovanni Merino, vedovo e del suo figlioletto Antonio che frequenta la classe dove il padre insegna. La loro vita scorre serena fino a quando il piccolo muore investito da un camion e il padre dal dolore si chiude in se stesso.Medita di lasciare il suo lavoro che aveva svolto con passione, i suoi alunni, che seguiva e amava. In classe con gli altri suoi alunni c'è ancora il banco vuoto del suo bambino. Nessuno lo può occupare Un giorno arriva Gabriele uno strano bambino, che senza permesso si siede proprio lì, che talvolta indispone il maestro perchè ha tanti gesti simili a suo figlio, fischietta la loro canzone, che lui allontana perchè gli rinnova il dolore, ma che piano piano entra nel suo cuore e il dolore si placa. Ma c'è un mistero in quel bambino il cui padre fa il falegname ... che alla domanda "Chi erano i Re più importanti della storia" risponde "Melchiorre, Gaspare e Baldassarre".. che per un momento fa smettere di balbettare il compagno di classe... Il legame tra Gabriele e il maestro si fa più forte fino al giorno che Gabriele gli comunica che presto non tornerà più a scuola e gli regala un ciondolo da tenere in suo ricordo. Il giorno dopo Gabriele non si presenta e il maestro esce nella disperata ricerca del bambino ma non lo trova.
Alle sera torna nella vuota scuola e guarda il ciondolo e sente fischiettare la melodia della canzone sua e di suo figlio. Segue quel fischio che lo porta fuori dalla scuola, nella strada, fino alla Chiesa, dove c'è una statua con la Madonna che ha la mano sulla spalla di Gesù Bambino: quel Gesù che si chiama Gabriele.
Il mistero è così viene svelato. Gabriele/Gesù è venuto a portargli conforto e pace e l'aiuto per proseguire la sua vita accanto ai suoi scolari che tanto lo amano.
Locandine da Internet
Forse il “male” sta nell’essere “figli” di quella generazione
RispondiEliminaal cui cuore il compianto Fabrizi credeva di “parlare”...
Forse... “Egli” neppure immaginava che la società
avrebbe drasticamente voltato pagina
la purezza di un’anima mite e pura...
non avrebbe trovato terreno facile, in una società
in via di degrado...
Non voglio valutare; peggio ancora giudicare...
Vedo solo con rammarico, un film per me... “toccasana” per tanti versi...
Ma forse... diversi erano
anche i sentimenti,
di un amore che ancora oggi rifiuta di mutarsi in “convenienza”.
Forse... e mi scuso per i troppi “forse”... i giovani di ieri
amavano”...
Oggi... “io sono”.
Punto.