Nell'antica Roma in occasione delle feste era d'uso scambiarsi i regali che venivano chiamati strenne.
Questo nome deriva dalla tradizione secondo la quale veniva al Re, a Capodanno, dei ramoscelli di alloro, olivo e di fico, raccolti dalla dea Strenna.
Ora in questo periodo è la cosa più impegnativa da fare.
Qualsiasi cosa si pensi di regalare ad una persona alla fine non è mai quella giusta. Si teme sempre di non accontentarne i gusti. Già a metà novembre stilo una specie di lista che modifico, cancello, amplio e che comunque non mi serve perchè mi riduco all'ultima settimana quando ormai mi devo accontentare di cio che è rimasto!. Fare comunque regali a persone di sesso femminile è abbastanza facile, più difficile è accontentare gli uomini, soprattutto se non coltivano hobby.
Mio padre, per esempio ha ricevuto la stessa camicia per tre anni consecutivi poi finalmente se n'è accorto!! (C'era sempre il regalo di scorta..)
Dalla mia infanzia ad ora ne ho ricevuti diversi di regali, alcuni bellissimi altri meno.
A parte la Petula, che non ho mai avuto, ricordo che mia cugina Irma mi ha regalato un piccolo pianoforte con i tasti colorati. Ho un vago ricordo anche del negozio dove l'ha acquistato (avevo circva 4 anni): era piccolo e stava sotto ad un portico. Ricordo anche un astuccio in vera pelle che mi era stato regalato da un'amico di famiglia: tante volte mi sembra di risentire l'odore della pelle e delle matite nuove.
Sempre da piccola mi erano state regalate, scopa, paletta, spazzolone e aspirapolvere giocattolo. Un'altro dei regali graditi. Più grande avevo la mania dei dischi: più ne ricevevo più contenta ero. Ma eravamo già ai tempi che si aveva tutto e il regalo lo si aspettava sempre meno. Più o meno, conoscendo i miei familiari era facile indivinarne i gusti: mia zia Lidia adorava i profumi; mia mamma con maglione e profumo non si sbagliava mai; mia zia Aurora preferiva cose per la casa a mia nonna... bastava averci tutti vicini ed era felice.
Allora era molto ristretta la cerchia dei regali. Col tempo si sono inserite le amiche. Ma anche tra noi basta solo un piccolo pensiero. Ora io tendo a fare i regali fai da te: magari sono meno belli degli oggetti comperati, ma io nel farli ci metto tanta passione e spero, anche se non faccio capolavori, di fare qualcosa di gradito.
Mentre scrivevo mi è venuto un ricordo: tanti anni fa, uscendo da casa mia ho incontrato il marito di una nostra amica e insitentemente mi ha chiesto cosa mia mamma aveva regalato a sua moglie. Io gli ho detto una caffettiera. Lui ha cominciato a ridere perchè anche sua moglie le aveva regato una caffettiera. Non solo si erano regalate lo stesso oggetto, ma le caffettiere erano identiche!.
A Natale succede anche questo.
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