AUSTRIA
Nelle settimane precedenti il Natale, in ogni piazza di città e villaggi viene messo un albero. Le famiglie acquistano ghirlande d’abete decorate di candele che vengono tenute accese per i quattro sabati successivi al 24 dicembre. Secondo un’antica leggenda però l’albero è in realtà preparato dallo stesso Gesù Bambino che si occupa anche di consegnare i doniper i più piccoli. Il primo segno dell’arrivo della festa di Natale è l’allestimento dei famosi "mercati di Gesù Bambino", molto amati dai bambini, che possono acquistarvi dolci, caramelle, biscotti. Anche la tradizione del presepio è molto diffusa in Austria: in alcune case la complessità della rappresentazione è notevole e accanto ai personaggi tipici si possono trovare figure con le sembianze
dei diversi membri della famiglia. Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, giovani in costumi orientali, gli Sternsinger, si recano di casa in casa, cantando melodie natalizie. Sugli stipiti delle porte,le famiglie appendono le iniziali dei nomi dei Magi.
DANIMARCA
Il Natale in Danimarca è una festa preparata con cura anche dal punto di vista istituzionale, e in occasione di questa festività, sono emessi francobolli speciali. La casa viene addobbata con una corona con quattro candele di colore bianco o rosso, appesa al soffitto, rami di abete, stelle di paglia e figurine di angioletti e folletti. I bambini preparano da soli le decorazioni da appendere all'albero. La cena tradizionale di Natale comincia alle sei. Alla fine del pasto viene servito del riso al latte in cui si nasconde una mandorla intera. Chi la trova riceve in regalo un dolcetto portafortuna di mandorle a forma di maialino. Dopo cena il capofamiglia si chiude da solo nella stanza dove si trova l'albero di Natale e addobba l'albero con ghirlande, bandierine danesi, candele e cuoricini rossi e bianchi. Accende le candele una alla volta mentre la famiglia attende con impazienza dietro la porta. È anche usanza preparare una scodella di budino di riso da offrire a Julnisse, un folletto dispettoso che vive nelle soffitte e organizza scherzi e brutti tiri ai componenti della famiglia.
FINLANDIA
La Vigilia di Natale, i Finlandesi si recano nel bosco per tagliare l’abete che i più piccoli addobbano nel pomeriggio. Nel pomeriggio, le famiglie si recano al cimitero per salutare i familiari defunti. La notte di Natale un adulto travestito da Babbo Natale entra nelle case chiedendo ai genitori se i loro figli meritano di ricevere doni. La leggenda vuole che Babbo Natale sia originario della Lapponia, una regione situata a nord tra gli stati della Norvegia, della Svezia e della Finlandia. Il Babbo Natale del Grande Nord riceve 500.000 lettere all'anno. L’albero di Natale viene tolto dalle case venti giorni dopo Natale.
FRANCIA
In Francia, il giorno di Natale la famiglia si riunisce dopo la messa di mezzanotte per consumare la cena tradizionale chiamata le reveillon. Il piatto più caratteristico di questa cena è una torta decorata con figurine di zucchero che rappresentano Gesù Bambino. Nelle cittadine di provincia, la facciata del municipio viene addobbata con ghirlande e nelle piazze un grandissimo albero. Lungo le vie principali anche gli alberi vengono addobbati con luminarie. In Provenza ci sono tradizioni natalizie particolari: in alcune chiese vicino al mare, al termine della messa di mezzanotte, una processione di pescatori e di pescivendoli deposita ai piedi dell'altare un cesto colmo di pesce, in segno di affetto e riconoscenza verso il piccolo Gesù. Seguendo una tradizione risalente al 1803, gli artigiani provenzali modellano figurine di santi in argilla, poi inserite nel presepio. La tradizione vuole che la cena della notte di Natale termini con tredici dolci, preparati con frutta di stagione, che rappresentano Gesù Cristo e i dodici apostoli.
GERMANIA
GRAN BRETAGNA
IRLANDA
I festeggiamenti natalizi iniziano dodici giorni prima di Natale. Questo periodo è chiamato Little Christmas. Nel giorno di Natale si usa collocare sul davanzale della finestra tre candele, una per il Padre, una per il Figlio e una per lo Spirito Santo: questa tradizione risale ai secoli di dominio inglese sull'Irlanda, quando era proibito ai cattolici di professare liberamente la propria religione. Le tre candele rappresentavano anche un tacito invito per i preti che grazie a questo espediente,riconoscevano le case cattoliche ed erano invitati a entrarvi per celebrare la messa e mangiare in compagnia della famiglia. Prima di andare a messa, è usanza lasciare sulla tavola un bicchiere di whisky per Babbo Natale oppure pane e latte per Maria e Giuseppe. Nel giorno in cui si festeggia Santo Stefano non è raro vedere per le strade adolescenti abbigliati in modo stravagante, con il volto coperto da maschere. Queste, mentre cantano e suonano, non dimenticano di chiedere qualche soldo bussando alle porte: si tratta della Wren Boys Procession.
POLONIA
Il giorno della Vigilia di Natale i polacchi attendono con trepidazione la comparsa della prima stella nel cielo, chiamata affettuosamente “piccola stella” (Gwiazdka), perché quel momento segna l'inizio della cena e della festa (la Vigilia di Natale è infatti chiamata Festa delle Stelle). Gruppi di bambini mascherati da Re Magi, diavoli, angeli, pastori vanno di porta in porta a chiedere qualche soldino o dolcetto. In Polonia, la tavola di Natale viene preparata mettendo della paglia sotto la tovaglia, per ricordare che la nascita di Gesù avvenne in una stalla. Si digiuna tutto il giorno, per prepararsi alla festa, avendo cura di apparecchiare sempre un posto in più nel caso in cui arrivasse un invitato inatteso. Prima del pasto, i familiari pregano e si dividono una specie di ostia rettangolare chiamata oplateck, che rappresenta in rilievo l'immagine di Maria, di Giuseppe e di Gesù Bambino. Ciascuno fa un voto e dimentica litigi e antipatie. Terminata la cena, tutti i convitati si alzano dalla tavola contemporaneamente perchè secondo un’antica superstizione colui che si alza per primo dalla tavola è destinato a morire prima del Natale successivo. Talvolta il pranzo di Natale può avvenire nella campagna bianca coperta di neve, dove si organizza una sorta di pic nic.
ROMANIA
SPAGNA
SVIZZERA
Illustrazioni di F. Huhn, A. Hoffman. E. Buzek
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