AVVISO AI NAVIGANTI...: SIAMO ALLA RICERCA DI NOTIZIE DI QUESTI ILLUSTRATORI DI LIBRI PER L'INFANZIA ANNI '50-'60 : MARIAPIA FRANZONI TOMBA; BRUNO TOMBA; ANNA FRANZONI; ITALO ORSI; ROSELLA BANZI MONTI. CHIUNQUE PUO' AIUTARCI NELLA RICERCA DI NOTIZIE(anche la più piccola) PUO' INSERIRE UN COMMENTO IN QUALSIASI POST.

sabato 1 aprile 2023

1 aprile


La tradizione di  festeggiare il pesce d'aprile è diffusa in diversi paesi del mondo. In questo giorno vengono messi in atto scherzi di vario tipo, anche molto sofisticati allo scopo di deridere le "vittime" di tali scherzi. La tradizione ha caratteristiche simili a quelle di alcune festività quali l'Hilaria dell'antica Roma, celebrata il 25 marzo, e l'Holi induista, entrambe ricorrenze legate all'equinozio di primavera.

Le origini del pesce d'aprile non sono conosciute. Le ipotesi sono diverse.Una delle più antiche riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia(1334/1350), il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una spina di pesce. Per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. 


Un'altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell'adozione del calendario gregoriano (1582), in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui c'era uno scambio di regali. La riforma di papa Gregorio XIII spostò Capodanno al 1º gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento e continiarono a festeggiarlo nella vecchi data diventando  bersaglio di scherzi e burle. Questi scherzi includevano l’attaccare dei pesci di carta sulla schiena o un biglietto con scritto poisson d’avril, ovvero ‘pesce d’aprile’  che simboleggia una persona presa facilmente all’amo, agganciabile e credulona.
 

Ancora oggi il 1° aprile in Francia si usa attaccare pesci di carta sulla schiena. In Italia l’usanza arrivò negli anni 1860-1880. La prima città che prese questa usanza fu Genova radicando dapprima tra i ceti medio-alti e poi diffondendosi anche tra il resto della popolazione.
Un'altra ipotesi vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di ilarità e scherno da parte dei compaesani. 

 Alcuni studiosi hanno inoltre ipotizzato come origine del pesce d'aprile l'età classica e, in particolare, hanno intravisto alcune possibili comunanze con l'usanza attuale sia nel mito di Proserpina (che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa), sia nella festa pagana dei Veneralia (dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile) che si teneva il 1º aprile.

Nei Paesi in cui ricorre la tradizione del 1º aprile, questa può assumere diverse sfaccettature a seconda della cultura locale.

  • n Francia, il poisson d’avril fa riferimento al Sole che, a fine marzo, lascia il segno dei Pesci per entrare in Ariete.
  • Nei Paesi anglossassoni si usa l’espressione April fool’s day che sottolinea la connotazione scherzosa della festa col richiamo terminologico di Fool, il folletto delle corti medievali.
  • In Scozia dura addirittura due giorni. Durante il secondo giorno, il cosiddetto Taily Day (giorno delle natiche) gli scozzesi si divertono attaccando dietro le spalle del gawk, lo sciocco, un cartello recante la scritta kick me, ovvero ‘prendimi a calci’.
  • In Germania si chiamna Aprilscherz e la tradizione risale al 1530, quando gli Asburgo decisero di riformare il sistema monetario in vigore in quell’epoca. Gran parte della popolazione attese con trepidazione la data del 1° aprile per far fortuna sulle spalle di chi non era al corrente di tale riforma. Tuttavia, tale riforma non venne mai attuata e gli speculatori vennero scherniti.
  • In India il 31 marzo si festeggia la festa chiamata indù chiamata Huli, simile al pesce d’aprile. La tradizione vuole che ci si prenda gioco dei conoscenti, facendo loro compiere inutili peripezie.
  • In Messico si chiama El dia de los Innocentes, ma si festeggia il 28 dicembre, in memoria della strage di innocenti compiuta da Erode. I messicani sdrammatizzano il ricordo di questa immane tragedia, esorcizzandola con il riso. In tal giorno è usanza che qualunque cosa data in prestito non torni più al legittimo proprietario. Lo scherzo sta proprio nel convincere amici e parenti a prestare qualcosa.
  • In Portogallo i giorni dedicati agli scherzi sono la domenica e il lunedì prima della Quaresima. L’usanza consiste nel gettare addosso agli amici interi pacchi di farina.
 Le burle consistono in false e ridicole commissioni o in richieste di oggetti impossibili, quali la corda del vento (Portogallo), il lievito per le salsicce (Francia), la neve disseccata (Germania), il rasoio per tosare le uova (Belgio), la pietra per affilare i capelli (Andorra), e via dicendo.  

In Cina, invece, c’è poco da ridere il 1° aprile. L’agenzia stampa ufficiale Xinhua ha infatti bollato questa ricorrenza occidentale come contraria ai valori socialisti. Proprio per questo ai cinesi è vietato diffondere sui social network dicerie o scherzi di qualunque tipo.
 
 
Sono tantissimi gli scherzi fatti in questo giorno attraverso i moderni mezzi di comunicazione. Ricordiamo i più famosi.
  • L’invasione aliena. Il 30 ottobre del 1938 il regista Orson Welles mandò in onda uno speciale programma radiofonico intitolato ‘La guerra dei mondi’. Si trattava di una radiocronaca sullo sbarco dei marziani. Tra la popolazione si generò un immediato panico generalizzato e i centralini di giornali e Polizia furono tempestati da centinaia di telefonate.
  • BBC. La televisione pubblica inglese si presta a giocare brutti scherzi ai propri telespettatori, come quando ha annunciato un documentario su una nuova razza di pinguini volanti. Oppure quando mandò in onda un documentario sul raccolto di spaghetti dagli alberi della Svizzera, commentato da Jonathan Dimbelby, un giornalista molto famoso degli anni ’50: la BBC fu bombardato da chiamate per giorni.
  • Sveriges Television. Nel 1966 la televisione nazionale svedese, che all’epoca era l’unica rete televisiva del paese, mandò in onda un programma su come trasformare un televisore in bianco e nero in uno a colori. Con l’aiuto di esperto si spiegò agli spettatori che bastava mettere delle calze di nylon molto sottili davanti al loro apparecchio televisivo. 
  • Giornali di Monaco. Nel 1955, alcuni giornali della capitale della Baviera diffusero la notizia che un giacimento di petrolio era stato scoperto nel sottosuolo cittadino.
  • La Tour Eiffel spostata. Nel 1986, un articolo su Le Parisien annunciava che la Tour Eiffel sarebbe stata spostata a Marne-la-Vallée, a Disneyland, per far posto ad uno stadio da 35.000 posti destinato alle Olimpiadi del 1992. Diversi francesi ci cascarono…
  • Il giornale ‘La Notte’. Nel 1961, il quotidiano ‘La Notte’ annunciava che a Milano stava per essere approvata una legge che obbligava i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali.
  • Google. Nel 2010 il motore di ricerca organizzò uno scherzo, ideando e lanciando una nuova applicazione, denominata Google Translate for Animals, per tradurre quello che dicono gli animali con i loro versi. Ed era stato presentato con tanto di sito ufficiale e video. In altra occasione, il noto motore di ricerca annunciò la creazione della bevanda Google Gulp, dalle capacità prodigiose: aumenterebbe l’intelligenza!
  • YouTube. La burla messa in atto dal canale video di Mountainview nel 2009, per un’intera giornata fu che tutto il sito era al contrario.














 Alcune delle taanti immagini riperibili sul web.
Testo da vari siti.

 
 

Nessun commento:

Posta un commento