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sabato 28 marzo 2020

I figli di nessuno / L'angelo bianco

Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari negli anni 50/60 girarono insieme molti film,  tutti di successo. Tra i tanti i più noti sono "I figli di nessuno" e il seguito "L'Angelo Bianco".

I figli di nessuno (1951) nonostante i pareri negativi espressi dalla maggior parte dei critici italiani, fu un grandissimo successo di pubblico e detiene, ad oggi, il 45° posto  nella classifica dei film italiani più visti.

TRAMA

Il Conte Guido Carani è l'unico figlio di una ricca famiglia proprietaria di una cava di marmo a Carrara gestita dalla madre e da Anselmo, un amministratore senza scrupoli che si arricchisce sfruttando i lavoratori.

Guido è innamorato, ricambiato, di Luisa Fanti, la figlia del guardiano della cava, suo dipendente, che muore poco dopo. La contessa madre, contraria a questa unione, lo convince a recarsi a Londra per degli acquisti di nuovi macchinari. La contessa chied aiuto ad Anselmo affinchè allontani Luisa dalla casa in cui abita e questi la ricatta chiedendole favori sessuali per non mandarla via. Luisa fugge e cade in un torrente. Guido rientrato da Londra, apprende della fuga e, come tutti, si convince che la donna, di cui i soccorritori hanno ritrovato soltanto lo scialle, è morta nel ruscello.


In realtà Luisa ha trovato rifugio presso la casa di Marta, una anziana contadina, alla quale confessa di essere incinta. Marta la convince a restare con lei, e in quella casa dà alla luce il figlio. Ma Anselmo, durante una battuta di caccia, riconosce il cane di Luisa, lo segue e scopre il nascondiglio della donna. Ne informa la contessa madre, la quale incarica l'amministratore di rapire il bambino e rinchiuderlo in un collegio. L'amministratore ci riesce in una notte, nonostante la resistenza del fedele cane di Luisa. Incidentalmente, però, Anselmo dà fuoco alla casa della contadina, inducendo Luisa a ritenere che il figlio sia morto nell'incendio. Sconvolta dal dolore e sull'orlo del suicidio, Luisa decide alla fine di prendere i voti e farsi suora.


Dopo alcuni anni, Guido viene a sapere che Luisa è ancora viva e, presentatosi al convento, cerca di riconquistarla, ma lei a questo punto gli dice di essere diventata Suor Addolorata e di aver dedicato la sua vita a Dio. Guido sposa pertanto un'altra donna, Elena, da cui ha una figlia, Anna. Dopo qualche tempo l'ordine monastico invia Suor Addolorata proprio nel Convento di Carrara.


Il bambino di Guido e Luisa, a cui è stato dato il nome di Bruno, viene allevato in collegio per diversi anni, e una notte riesce ad accedere all'ufficio del direttore, dove trova le carte con l'indirizzo di chi mensilmente si occupa di pagare la sua retta, che è Anselmo.per incarico della contessa, e fugge dal collegio per andare a cercare i suoi genitori. Durante la fuga incontra una suora, che è proprio Luisa-Suor Addolorata, la quale, ovviamente, non sa che il bambino è suo figlio.


Bruno arriva da Anselmo che, dopo avergli raccontato di averlo trovato abbandonato in un campo, lo mette a lavorare nella cava. Quando la contessa madre si ammala gravemente confessa le sue azioni al prete, chiedendogli di garantire le sue volontà, contenute in un testamento con cui lascia buona parte delle sue sostanze proprio a Bruno. La nuora Elena però ascolta inavvertitamente questa confessione e riesce a sottrarre e a distruggere quel testamento. Dopo la morte della contessa madre, Guido decide di licenziare l'amministratore accusandolo delle malversazioni a danno dei dipendenti e del tentativo truffaldino di impadronirsi dell'azienda, che Anselmo aveva ordito ricattando la contessa madre. Anselmo, per ripicca contro il licenziamento, aizza contro di lui i lavoratori e, con il loro consenso, mette in pratica un piano per far saltare in aria la cava di marmo.


Nel frattempo Bruno ha conosciuto la sorellastra Anna riesce a salvarla da un annegamento. Guido lo vuole ricompensare per questo suo atto coraggioso, ma il ragazzo rifiuta il suo denaro, credendo anche lui a quanto affermato da Anselmo, e cioè che il Conte voglia chiudere la cava e licenziare tutti gli operai. Durante lo scontro verbale tra i due, la moglie Elena gli confessa che in realtà quel ragazzo così fiero è suo figlio. Bruno, comprese le vere intenzioni del Conte, a quel punto cerca di spegnere le micce accese da Anselmo , ma rimane travolto dalle esplosioni, restando gravemente ferito.


Viene mandata a chiamare anche la madre. Finalmente accudito da entrambi i suoi genitori, il bambino purtroppo non riesce a salvarsi, morendo fra le braccia della madre.




CAST (Attori principali)

Amedeo Nazzari: Guido Carani
Yvonne Sanson: Luisa Fanti/Suor Addolorata
Françoise Rosay: contessa Carani
Folco Lulli: Anselmo Vannini
Enrica Dyrell: Elena Carani
Enrico Olivieri: Bruno Carani
Rosalia Randazzo: Anna Carani


 L'angelo bianco (1955)

TRAMA


Morto Bruno, Guido decide di separarsi dalla moglie Elena chiedendo ed ottenendo l'affidamento della loro figlia Anna. Elena, disperata, fugge assieme alla figlia su di un motoscafo durante un temporale; durante la fuga le due rimangono vittime di un incidente, venendo ritrovate senza vita la mattina dopo.


Guido, per riprendersi dal dolore causato da questo ennesimo lutto si butta a capofitto sul lavoro rimettendo in sesto la cava di marmo di sua proprietà salvando i posti di lavoro dei suoi dipendenti. Durante un viaggio d'affari, Guido conosce Lina Marcolin, una ballerina di avanspettacolo incredibilmente somigliante a Luisa ed inizia a frequentarla. Lina, poco a poco, inizia a provare qualcosa per Guido ma non riesce ad innamorarsene pienamente in quanto teme che l'uomo la frequenti solo per via della sua incredibile somiglianza con la sua amata ormai perduta.


In seguito Lina, incastrata in un giro di banconote false, finisce in carcere dove scopre di aspettare un bambino da Guido. Prima di morire per le percosse ingiustamente subite dalle compagne che la credono una spia del direttore del penitenziario, grazie all'intervento di Suor Addolorata, Lina riesce a sposare Guido in modo che il figlio sia riconosciuto come legittimo. Subito dopo la cerimonia la donna partorisce il bambino e muore nell'infermeria.


Un gruppo di carcerate approfittando di quel momnto tenta di evadere prendendo in ostaggio il piccolo ma il provvidenziale intervento di Suor Addolorata le fa desistere. Riconsegnando il neonato tra le braccia di Guido, la suora chiede all'uomo di chiamarlo Bruno, ad eterno ricordo del loro sfortunato figlioletto defunto.






CAST (Attori principali)

Amedeo Nazzari: Guido Carani
Yvonne Sanson: Lina Marcolin / Luisa Fanti-Suor Addolorata
Enrica Dyrell: Elena Carani
Flora Lillo: Flora
Paola Quattrini: Anna Carani






















3 commenti:

  1. Salve, leggo sempre volentieri i suoi post, ma non ne sono più usciti di nuovi. Spero che tutto proceda per il meglio. Andrea C.

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    1. Mi sono resa conto di quanto son stata ferma per dare priorità ad altre cose. Conto di riprebndere a rendere attivo questo blog. GRAZIE.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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