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lunedì 1 gennaio 2018

CAPODANNO NEL MONDO

In tutti i paesi del mondo si festeggia la fine dell'anno dando il benvenuto all'anno nuovo.




In Italia, durante il veglione di Capodanno è tradizione mangiare cotechino con le lenticchie, simbolo di ricchezza e abbondanza,  le melagrane che simboleggiano la fedeltà coniugale.  Più recente l’abitudine del bacio sotto al vischio, per mandare via gli spiriti maligni.

In Spagna si mangiano 12 acini d'uva,  uno a ogni rintocco dell’Orologio della Puerta del Sol di Madrid,  secondo la tradizione, risalente  al 1909. Nel bicchiere del brindisi di mezzanotte viene messo un anello e lo si fa tintinnare per tre volte di seguito durante il brindisi, bevendo d’un fiato.

Il cenone in Francia deve terminare con una zuppa di cipolle. Terminata la zuppa, nel piatto viene versato vino rosso per sciacquarlo e la mistura derivante deve essere bevuta. Il 1° gennaio è giorno festivo da quando re Carlo IX nel 1564 aprì i festeggiamenti in quello che da allora è conosciuto come il giorno del Poisson d’avril (pesce d’aprile). Secondo questa tradizione, chi non festeggia il Capodanno è uno sciocco: ecco perché nei negozi francesi è facile trovare esposto un pesce di cioccolato.

In Svizzera è usanza far cadere un po' di crema di gelato sul pavimento, augurio di abbondanza Danimarca si tirano piatti e piattini inutilizzati contro le porte di vicini, amici e familiari.
nell'anno futuro, mentre  in

Nel Regno Unito si prepara il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding arricchito con monete d’argento. Alla preparazione di questo piatto  sono legate varie superstizioni, come ad esempio quella secondo cui dovrebbe contenere 13 ingredienti ed essere preparato in senso orario da tutti i membri della famiglia. Si crede anche che chi non ne mangia almeno un po' perderà sicuramente un amico nell'anno successivo.  E' anche usanza fare giochi di società, come pescare con le mani la frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, saltare in un cerchio composto da 13 candele rosse senza spegnerne nemmeno una e mangiare una mela sospesa ad un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità. E se in Italia è considerato liberatorio buttare oggetti vecchi dalla finestra, nel Regno Unito nulla deve lasciare la casa il primo giorno dell’anno, neanche la spazzatura. E' di buon augurio che prima persona che varca la soglia nel nuovo anno sia un uomo, possibilmente bello e con i capelli neri, e deve portare con sé, una moneta in tasca, un pezzo di carbone e una scodella con il sale, simboli di ricchezza, calore e nutrimento.
Gli scozzesi sostituiscono al sale un bottiglia di whisky ed un dolce tradizionale.

 In Belgio preparano  il Civet de Lièvre, una salsa che accompagna i piatti di selvaggina, a base di vino, cipolle e spezie, e  il choucroute (carne di maiale con contorno di patate lesse, crauti e mostarda). Sotto al piatto i commensali mettono una moneta o una foglia di cavolo, che assicurano prosperità.

In Germania si accoglie l’anno nuovo brindando con Feuerzangenbowle, una bevanda della fraternità fatta con vino rosso, spezie, bucce d’arancia e rum. Sulle tavole non manca la frutta secca. I protestanti consumano l’aringa affumicata. Si usa anche travestirsi.

In Grecia invece del nostro San Silvestro si celebra San Basilio. Quest’ultimo porta i doni ai più piccoli. Gli adulti, invece, quando entrato nelle case devono rompere un melograno buttandolo a terra. Più chicchi si spargeranno, più fortuna avranno i proprietari di casa. A tavola viene servita la torta di San Basilio nel cui impasto viene nascosta una monetina e il fortunato che la troverà avrà un anno ricco e prospero.

In Russia il Capodanno viene celebrato due volte: il 31 dicembre, secondo il Calendario
Gregoriano, e il 13 gennaio, secondo quello Giuliano. Il cenone dell’ultimo dell’anno comincia verso le 19 quando, con un buon vino o ancor meglio con la vodka, si fa un brindisi per salutare l’anno vecchio. La tradizione vuole che, al dodicesimo rintocco, si apra la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.

In Estonia il giorno di Capodanno si mangia ben sette volte durante tutto il giorno, per assicurare l’abbondanza nel nuovo anno. 

In Argentina la tradizione è quella di far passare la carta nel trita-documenti, riducendola in piccoli pezzi, che poi vengono gettati dalle finestre, simbolo di liberazione di tutto ciò che è inutile. E si organizzano pic nic in tutto il Paese. La festa è estiva.

In Brasile tutte le persone scendono in strada per i festeggiamenti del nuovo anno. A Rio de Janeiro e a San Paolo la tradizione vuole che ci si vesta di bianco, simbolo di pace. Piatto tipico del Cenone di Capodanno e’ il Chester: il tacchino affumicato. In alcune regioni si usa anche il cus cus e nelle localita’ costiere anche piatti di pesce. Soprattutto nel Sud Est del Brasile si mangiano il Panettone, entrato ormai nel dizionario della lingua brasiliana, e il torrone.

In Messico si prepara il tacchino ripieno di carne, frutta e noci con purea di patate americane. Dalla Spagna si è acquisita la tradizione di mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte. Per i piccoli si può rompere una “piñata”. E in tanti hanno l’abitudine di uscire di casa con le valige in mano per poter viaggiare tutto l’anno. Altri mettono una moneta regalata alla luce della luna sperando così di procurarsi tanti soldi durante l’anno.

Universale è l'usanza di indossare biancheria intima di colore rosso,  arrivata dalla Spagna e trasferita in altri paesi.

In Perù si indossa un particolare colore per ogni desiderio da esaudire: rosso per l'amore, giallo
per i soldi. Se invece si vuole viaggiare si prende in mano una valigia e si fa il giro della stanza.

In Cile è usanza, un poco macabra ma rispettabilissima,  passare la notte di San Silvestro al cimitero per rimanere in compagnia dei propri cari defunti

Anche i fuochi artificiali, petardi e mortaretti sono ormai una tradizione globale, tranne che in Giappone. Qui è tradizione ascoltare 108 colpi di gong, uno per ogni peccato compiuto nell'anno e per ricordare di non ripeterli nell'anno che verrà. I festeggiamenti vanno dal 1 al 3 gennaio quando si è pronti a dare il benvenuto agli spiriti degli antenati. In questo periodo si pulisce e si appendono decorazioni di rami di pino, bambù, e di fili di paglia all’ingresso delle case per ringraziare gli dei che proteggono i raccolti e gli antenati di famiglia. Altra tradizione è lo scambio dei sacchetti (Shogatsu, cioè una nuova anima, dono delle divinità) e la visita ai templi.




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