TRAMA BIANCANEVE (originale)
Un giorno una regina intenta a cucire vicino a una foresta, sulla neve, si punse un dito e guardando il sangue sul terreno innevato, espresse il desiderio d'avere una figlia con i capelli scuri come l'ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue. Dopo qualche ebbe una bambina, Biancaneve, ma nel darla alla luce la regina morì. Il re, decise di risposarsi ma la sua seconda moglie, una bellissima donna che possedeva uno magico specchio , invidiosa della bellezza della giovane figliastra , incaricò un cacciatore di portare la ragazza nel bosco, ucciderla e riportarle i polmoni e il fegato come prova della conclusione del suo compito. Il cacciatore, però, impietosito dell'implorare della fanciulla e dalla sua bellezza, decise di lasciarla nel bosco e di uccidere un cinghiale, portando alla regina gli organi di questo animale animale, convinto che comunque Biancaneve non sarebbe sopravvisuta. La regina, dopo aver ricevuto il fegato e i polmoni, li mangiò, convinta fossero quelli della figliastra. Biancaneve, dopo aver vagato per un po' nel bosco, si imbattè in una casa costruita proprio nel cuore della foresta nella quale abitavano i sette nani che lavorano in una vicina miniera.Biancaneve, affamata e stanca, entrò, mangiò si nutrì con parte del cibo e del vino, prendendone un poco da ogni piattino. Poi s'addormentò nell'unico dei sette letti della propria misura. I nani, dopo un primo attimo di sgomento per l'intrusione, furono felici di ospitare la dolce Biancaneve, che in cambio li aiutò nelle faccende domestiche. La vita scorse tranquilla fino a quando la regina cattiva, grazie allo specchio fatato, scoprì che Biancaneve era ancora viva
Travestitasi da vecchia venditrice, cercò per due volte di uccidere Biancaneve, prima stringendole una cintura in vita fino a toglierle il respiro, poi con un pettine avvelenato. Ma l'intervento dei nani salvarono Biancaneve.
La regina, travestita da vecchia contadina e venditrice di frutta, si avviò nuovamente verso la casa dei nani con l'obiettivo di far assaggiare a Biancaneve una mela avvelenata. Per convincere Biancaneve ad accettare almeno una mela in dono la tagliò in due, prendendo per sè la parte che non conteneva il veleno. Biancaneve al primo morso, morì e i nani la misero in una bara di cristallo e la sistemarono sulla cima di una collina in mezzo al bosco. Per molto tempo Biancaneve venne vegliata dai nani finché un giorno non venne notata da un principe che passava di lì. Il principe, avrebbe voluto portarla nel suo castello, per poterla ammirare e onorare per tutti i giorni della sua vita. I nani acconsentirono alla richiesta. Uno dei servitori del principe, arrivati per trasportare la bara al castello, inciampò su di una radice sporgente, facendo cadere la bara giù per il fianco della collina. Durante la caduta dalla bocca di Biancaneve uscì il boccone di mela avvelenato e così la ragazza si risvegliò . Biancaneve s'innamorò del principe e vennero organizzate le nozze alle quali venne invitata anche la matrigna di Biancaneve. La matrigna rimase impietrita riconoscendo Biancaneve. Nel frattempo erano state fatte arroventare sulle braci due scarpe di ferro che la strega venne costretta ad indossare. A causa del dolore procuratole dalle calzature incandescenti la strega fu costretta a ballare finché cadde a terra, morta.
In un'altra versione il finale è diverso: la matrigna, giunta al castello, rimase stupita. Riavutasi dalla sorpresa tentò di fuggire, ma i presenti chiesero al re di punirla. Così, vestita di cenci e dimenticata, visse a lungo in un carcere oscuro. Solo Biancaneve si recò spesso a darle conforto, poiché i buoni non conoscono l'odio.
Oltre al cartone animato, il personaggio di Biancaneve fu portato nei cinema per la prima volta nel 1916,
fino all'ultimo Biancaneve e il cacciatore (2012), ma tra tutti i film che la vedono protagonista, il migliore fu quello della Walt Disney, (1937), che fu anche il primo lungometraggio animato. Il finale di questo film vede Biancaneve salvata dal bacio del Principe. A teatro ci furono il balletto nel 1940 (Biancaneve) e nel 1993 a Roma col titolo "Biancaneve o il perfido candore". Furono anche fatti dei video musicali: Nel 1987 la cantautrice francese Mylène Farmer, mostra la storia di Biancaneve (da lei stessa interpretata) ambientata nel periodo della Rivoluzione Russa. Nel videoclip però la protagonista morirà, e nel 200 i Rammstein ne fecero una parodia nella quale i cantanti sono rappresentati come minatori succubi di una terribile Biancaneve alta il triplo di loro.
Alcuni illustratori l'hanno riprodotta sui libri della nostra infanzia.
Maria Pia.
Italo Orsi
A. Busi
R. Sgrilli
G. Michetti
F. Bignotti
Cassadier
F. Baumgarten
C. Ruffinelli
Molino
Van Hunnik
Nessun commento:
Posta un commento