Ci sono coppie che abbiamo amato nel mondo del cinema o della televisione che ci hanno regalato momenti di allegria che si sono sciolte in molti casi con la morte o malattia del partner.
Ho scelto i miei preferiti.
STANLIO E OLLIO
Stanlio e Ollio, in inglese
Laurel & Hardy, sono stati uno dei più famosi duo comici della storia del cinema.
Già prima di lavorare in coppia, erano entrambi attori affermati;
Laurel aveva lavorato in 50 produzioni, Hardy in 250.
Si incontrarono per la prima volta nel 1921 sul set di
Cane fortunato e nel 1927 nacque ufficialmente il noto duo. Durante la loro
carriera hanno interpretato 106 film .
Nel 1951 in Europa i due comici girarono l'ultimo film,
Atollo K, Durante il film
Stan, già ammalato di diabete, venne colto da vari problemi di salute,
subendo anche un intervento chirurgico nel bel mezzo delle riprese.
Quando Stan si riprese, vedendo il clamoroso insuccesso del film e
sapendo che ormai la stella di Laurel e Hardy non brillava più come una
volta, decise con Oliver di abbandonare per sempre la carriera del
cinema.
I due continuarono a recitare fra il 1952 e il 1954 in tournée in con degli sketch, ma ancora una volta le condizioni di salute li costrinsero ad annullare le loro tappe nel maggio 1954.
Hardy in particolare soffriva di cuore a causa della sua obesità
(159 kg), fatto che gli provocò tre infarti, il primo nel 1954. In
seguito a tale attacco e ad una polmonite le tournée vennero interrotte.
Agli inizi del 1955 si parlò di un film che avrebbe fatto recitare la coppia diretti da Billy Wilder, ma il progetto non andò in porto. Laurel & Hardy apparirono per l'ultima volta in televisione pochi mesi dopo.
In seguito il figlio di Hal Roach ebbe l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV a colori,
Le fiabe di Laurel & Hardy:
i due accettarono con entusiasmo la proposta. Laurel portò praticamente
a termine anche il primo copione (una parodia della storia di Robin
Hood), ma nell'aprile 1955, alla vigilia del primo ciak, fu colpito da un ictus
e le riprese vennero rinviate e, quando Stan si riprese si ammalò Oliver e le riprese furono rinviate per sempre.
Hardy dopo il secondo infarto e da un ictus si sottopose a una dieta rigidissima che lo fece dimagrire di oltre
settanta chili. Subi il terzo ictus nel luglio 1957, entrando in un coma
dal quale non si riprese più. Morì il 7 agosto 1957
all'età di 65 anni. Laurel, che negli ultimi mesi aveva assistito il
compagno al capezzale, rimase sconvolto, ma non si presentò al funerale
dell'amico. Questa notizia in seguito fu usata come prova che i due
nella vita reale si ignorassero, ma in realtà Laurel non poté andare al
funerale a causa del divieto di uscire impostogli dal medico curante, e
giustificò la sua assenza con le sole parole: "
Babe avrebbe capito". Da
quel momento Laurel decise di non partecipare più a nessun film per
rispetto dell'amico.
Nel 1961, Laurel venne gratificato con il Premio Oscar
alla carriera. Morì il 23 febbraio 1965, all'età di 75 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica.
Per ironia della sorte, Hardy, poco prima
di morire, era stato colto da una paralisi che lo immobilizzava da un
solo lato. Laurel, invece, alla fine dei suoi giorni rimase paralizzato
dal lato opposto a quello del suo grande compagno di lavoro e amico.
JERRY LEWIS E DEAN MARTIN
Dean Martin il bello, bravo con le donne e
intelligente e Jerry Lewis lo sbadato, impacciato e
metteva sempre nei guai l’altro: Insieme hanno realizzato ben 16 film.
Jerry Lewis era già un grande intrattenitore e, sfruttando l'assenza di un
collega, chiese di far esordire in uno spettacolo dal vivo l'amico Dino
Crocetti.
Diversi caratterialmente nel lavoro erano uno il completamento dell'altro, facendosi alternativamente da spalla. Ognuno imparò dall'altro: Martin divenne un fenomenale comico mentre Lewis
divenne un notevole cantante.
Poi nel 1956 il duo si sciolse. L’affiatamento era venuto
meno a causa dello sbilanciamento dei ruoli cinematografici via via sempre più a sfavore di Martin. Arrivarono centinaia di richieste, ingaggi e proposte affinché i due si
ricongiungessero, ma la rottura fu definitiva. L’America però non smise di sperare in una riunione che avvenne dopo 20 anni (durante i quali non si rivolsero mai la parola)bnel 1976 nel corso di una serata per la distrofia muscolare presentata da Jerry Lewis. Invitò sul palco Frank Sinatra, il quale, all’insaputa
di entrambi, portò con sè Dean Martin.
“Sai,
sembra che non ci siamo visti da 20 anni”, disse Martin mentre i due
caddero per terra come fosse una gag. La risposta di Lewis: “Beh, sai,
c’erano tutte quelle voci riguardanti la nostra rottura e quando ho
iniziato lo spettacolo e tu non eri qui.. Insomma ci ho creduto.”
Sinatra poi li invitò ad appartarsi in una stanza e chiarirsi. Jerry Lewis disse poi che
rimasero uniti fino alla morte di Martin nel 1995.
Dean Martin disse che i due più importanti momenti della sua carriera furono «incontrare Jerry Lewis e lasciare Jerry Lewis».
FRANCO FRANCHI E CICCIO INGRASSIA
Franco e Ciccio - ovvero Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, hanno interpretato insieme 116 film, molti dei quali come protagonisti assoluti ed altri al fianco di altri attori.
Si incontrarono casualmente percorrendo i vicoli di Palermo. Franco cercava di inserirsi nell'ambiente teatrale provava una grande ammirazione per Ciccio,
che era già un attore affermato ma ancora poverissimo e Ciccio
ammirava Franco, ritenendolo pieno di buone potenzialità.
Nel 1954, la compagnia teatrale di Pasquale Pinto si spostò da Napoli a Palermo. Il capocomico Giuseppe Pellegrino doveva trovare un sostituto ad un attore che si era ammalato: la scelta cadde su Ciccio.
Ingrassia, però, era tornato a lavorare come tagliatore-modellista di calzature
e inizialmente rifiutò, proponendo di contattare Franco. Pellegrino non
era convinto della scelta, in quanto avrebbe dovuto ingaggiare uno
sconosciuto che non era neanche un vero attore, e contropropose a Ciccio
di ingaggiarli insieme. A questo punto entrambi furono assunti dalla
compagnia dando così vita al duo dove ci furono allontamenti e riconciliazioni.
Nei primi anni
settanta Franchi aveva espresso velleità di cantante, presentandosi al
Festival di Napoli e suscitando qualche irritazione nel partner ma alla base della rottura vi era anche una diversa visione delle loro
scelte artistiche, che il più ambizioso Ingrassia avrebbe voluto più
ponderate, dando più peso alla qualità che alla quantità.
Una breve riconciliazione avvenne nel 1973, il Programma Nazionale commissionò una commedia in siciliano,
Il cortile degli Aragonesi, che fu rappresentata una sola volta e poi trasmessa in televisione. L'anno dopo girarono insieme
Paolo il freddo, primo film che vedeva Ciccio come regista.
Nei piani di Ingrassia, Lino Banfi avrebbe dovuto essere il protagonista della parodia di
Paolo il caldo di Marco Vicario.
I produttori però vollero Franco, ritenendo che senza
di lui un film di Ciccio non avrebbe funzionato. Fu così che i due si
riavvicinarono per la prima volta. La grande intesa tra regista e
protagonista diede vita ad una situazione inedita per entrambi. Franco
riusciva ad esprimere tutto ciò che gli altri registi non gli avevano saputo tirare fuori e la sceneggiatura firmata da Ciccio esaltava le qualità del compagno.
Nel 1974
ritornarono a lavorare separatamente: Franco continuò sulla scia dei film comici, tentando però anche la via drammatica (in
Tango blu, suo ultimo film). Ciccio invece passò con successo a fare l'attore drammatico.
Si era nel frattempo riavvicinato a Franco — riconciliazione che
avvenne pubblicamente nel corso dell'ultima puntata dell'edizione 1976
del programma televisivo
Ieri e oggi condotto da Mike Bongiorno. Nel 1977 Gino Landi li contattò per
La granduchessa e i camerieri, che interpretarono fino a quando non finirono di pianificare una tournée negli Stati Uniti. Per problemi contrattuali, però, litigarono nuovamente e Ciccio fu sostituito da Lino Banfi.
Franco e Lino Banfi ottennero un buon successo oltreoceano, ma
ovviamente la vecchia coppia perse alcuni contratti importanti che
avevano firmato insieme. Per tre anni i rapporti tra i due rimasero tesi
ma cordiali.
Nel 1980 Ciccio si scusò pubblicamente a
Domenica in e la riconciliazione ufficiale avvenne in diretta televisiva, grazie all'intervento di Pippo Baudo. Parteciparono insieme al programma televisivo
Drim, e vennero anche contattati per mettere in scena a teatro
Cavalleria rusticana senza però riuscire a realizzarla.
Continuarono a partecipare a vari programmi televisivi, sia come presentatori che come ospiti, fino al 1992. Nel 1986, durante
Grand Hotel, Ciccio ebbe un malore e venne rimpiazzato dal figlio Giampiero; nel 1992 fu Franco ad avere un malore e a lasciare il compagno durante
Avanspettacolo.
A dicembre Franco morì dopo una lunga malattia che lo aveva più volte
costretto a rinunciare agli impegni televisivi. Ciccio visse per altri
11 anni, quasi totalmente fuori dal mondo dello spettacolo, ricordando
ogni volta che poteva il suo compagno di tante avventure.
Immagini e testi dal web.