FRATELLI
Con il mio morbido pelo,
accarezzai una pietra,
e la pietra mi rispose, muta:
"Sei un fratello!".
Con i miei occhi lunari
penetrai nell'animo di un fiore,
e il fragile fiore mi disse:
"Ciao, fratello!".
Spiccai un balzo nel cielo,
toccai una farfalla in volo,
e la farfalla gridò, spaventata:
"Hey, scherzi fratello!"
Passai all'erba, al vento,
al sole e alle stelle brillanti,
e sentii risuonare nell'universo:
"Salve, fratello!"
Con il mio passo felpato
mi avvicinai ad un uomo di strada:
"Saluti, fratello!"
E lessi nella sua mente
pensiero seccato:
"Via di qui, animale!".
Sono un gatto,
fratello del sole e delle stelle
fatto di erba, di farfalla, di pietra.
Sono soltanto un'animale
per l'uomo di strada piccolo e arrogante,
che ha paura di vivere e soprattutto di morire
per cui teme il vento, il sole e le stelle,
e prega il suo Dio
credendosi tuttavia superiore
dell'erba, della farfalla e della pietra.
Non sa quanti fratelli potrebbe avere.
(Autore Ignoto)
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