Si ferma nella città di Lucca dove incontra Ilaria, una giovane ragazza, non ricca, della quale si innamora. Di salute cagionevole, Ilaria non ha potuto curare una vecchia malattia ai polmoni.
Tra le meraviglie di questa città viene attratto dalla statua di Jacopo della Quercia posta nel Duomo dove è rappresentata Ilaria del Carretto, moglie di Paolo Giunigi, signore di Lucca morta di parto.
Silvio Dorena ed Ilaria si fidanzano e si sposano. Durante il viaggio di nozze a Cairo, Ilaria rivolge una preghiera chiedendo la felicità del marito solo accanto a lei. Una volta trasferiti nella città di Milano, i due iniziano la loro nfelice vita che termina quando Ilaria inizia ad avere dei malesseri. La diagnosi non è favorevole: la vecchia malattia si è ripresentata in forma più grave. Silvio Dorena per nascondere alla giovane moglie la gravità del suo male si finge lui stesso malato e con la complicità dei medici entra in sanatorio accompagnato da Ilaria che avendo compreso la bugia del marito accetta le cure e più velocemente di quanto pensavano, guarisce. Ritornata a casa dopo un anno mette al mondo una bimba Roberta. Ma la ricaduta della malattia si manifesta poco tempo dopo. Questa volta per Ilaria non c'è possibilità di salvarsi e con la complicità del suocero, parte alla volta di Cairo per tornare in quella chiesa e modificare la sua preghiera.
Ma un'incidente aereo tronca la sua giovane vita, evitandole le sofferenze del suo male. Il corpo di Ilaria non viene mai ritrovato. Rimasto solo, Silvio Dorena, si reca di nuovo a Lucca e accanto al sarcofago di Ilaria del Carretto, inizia un soliloquio con la sua giovane moglie perduta.
ma il soliloquio ce lo racconta?
RispondiEliminaHo inserito nel post le ultime pagine di questo bellissimo romanzo... e il soliloquio!!!!
RispondiEliminastupendo
RispondiElimina